Fiorentina super: 3-0 al Napoli (scudetto addio?). Simeone strepitoso: tripletta

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Non si è scansata, la Fiorentina: al contrario, ha giocato la miglior partita del campionato, superiore, per intensità di gioco, anche all’impresona di Roma. Sopra a tutti uno dei giocatori fin qui più discussi: Simeone. Che non solo ha messo a segno la tripletta che lo porta a quota tredici gol in questo campionato, battendo il record di 12 segnature di un anno fa con il Genoa, ma è stato proprio lui, il Cholito, a indirizzare la partita, dopo dieci minuti, con lo scatto bruciante che ha indotto Koulibaly a saltargli addosso con la gambona spianata, rimediando il rosso diretto. E costringendo il Napoli a cambiare tutto: giocatori e schema. Credo che Sarri abbia sbagliato a togliere Jorginho per far entrare Tonelli a puntellare la difesa. Jorginho è il faro della manovra napoletana. Senza di lui giocatori di grande intensità come Allan e lo stesso Hamsik sono andati spesso a vuoto. Finendo nella rete del centrocampo viola, ben allestita da Badelj: prodigioso al ritorno in campo. Ma devo sottolinearlo di nuovo: Simeone è stato grandissimo. Ora mi auguro che più nessuno lo discuta. E allora? Fiorentina verso l’Europa e Napoli addio scudetto? Per i viola la corsa è ripresa, ma resta molto difficile. Bisognerebbe vincerle tutte, da qui alla fine (Genoa in trasferta, Cagliari, e Milan a San Siro), mentre al Napoli difficilmente basterà fare il filotto di tre partite vinte per recuperare quattro punti alla Juve. Che cosa dite? I viola hanno giocato per i bianconeri? Non scherziamo: la Fiorentina ha fatto un partitone, offrendo certamente la migliore prestazione del campionato. Ma lo ha fatto per se stessa, per i suoi tifosi. E, se vogliamo, per il capitano Astori, che la guarda da Lassù. Bravo Pioli. E bravi i giocatori a non sbagliare quasi nulla. Anzi, proprio la loro concentrazione ha fatto sbarellare il Napoli, costringendo Koulibaly, l’eroe della settimana scorsa per il gol segnato alla Juve, a commettere lo sbaglio fatale. Ho visto un Napoli opaco, forse troppo sicuro di sé. Ma ripeto: ho visto davvero una bella Fiorentina. Speriamo che non sia tardi per agganciare l’Europa.

Rosso diretto per Koulibaly dopo il fallaccio su Simeone

KOULIBALY – Ribolle di tifo napoletano, lo stadio Franchi. Cinquemila sono le presenze ufficiali, ma la stima è sicuramente per difetto. Di contro, il tifo viola mostra la solita curva Fiesole, piena ed entusiasta, ma anche una curva Ferrovia semideserta. Sì, il colpo d’occhio, a destra della tribuna stampa, è desolante. Formazioni senza sorprese. Badelj torna capitano della Fiorentina. Cinque minuti di studio poi lo scatto di Simeone su lancio di Benassi. Il Cholito entra in area e Koulibaly è in vantaggio ma rallenta, lo ostacola e lo stende con le sue gambone. Mazzoleni fischia il rigore ed estrae il giallo. Poi chiede aiuto al Var. E trasforma il rigore in punizione: i colleghi dell’arbitro giudicano che il fallo sia cominciato fuori area. Anche il giallo diventa rosso: fallo da ultimo uomo. In effetti, rivista l’azione sul monitor, la decisione sembra aderente ai fatti. Quindi espulsione giusta per Koulibaly, Punizione di Veretout: Reina respinge. Riprende Milenkovic e tira: il portiere napoletano para ancora. Napoli in dieci, visibilmente frastornato. Sarri cambia in corsa: fuori Jorginho e dentro il fiorentino Tonelli, discendente di una dinastia di medici. Suo nonno era nell’equipe che operò Togliatti dopo l’attentato del 19… Ma è ovvio che lo schema iniziale salta. Fiorentina più ficcante: al 12′ Saponara ci prova da fuori area: pallone di poco a lato del palo sinistro della porta di Reina.

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ASTORI – Al 13′ omaggio della curva Fiesole ad Astori, capitano per sempre. Al 17′ guizzo di Chiesa, atterrato fuori area. Punizione. Tira ancora Veretout: fuori. Il pallino è in mano alla Fiorentina. Naturale: senza Jorginho, il Napoli soffre un po’ a metà campo. Veretout e Benassi recuperano palloni su palloni e lanciano Simeona che si sta rivelando vera spina nel fianco per la difesa napoletana privata del suo pilastro Koulibaly. Anche la difesa viola deve stare attenta. Laurini commette fallo su Mertens e si prende il giallo: era diffidato. Salterà la trasferta di Genova.

SIMEONE – Con più spazio a disposizione, Saponara si muove meglio. Allan e Hamsik non hanno il punto di riferimento naturale e sono costretti a un super lavoro oscuro. Fiorentina incisiva. Chiesa fa il diavolo a quattro. Albiol, nel tentativo di fermarlo, si prende il giallo. Eppoi la difesa azzurra salta. Al 34′, su perfetto lancio di Biraghi, scatta ancora Simeone in ripartenza. Tonelli lo insegue. Invano. Reina esce e il Cholito lo infila con un rasoterra che gli passa addirittura sotto le gambe. Undicesimo gol stagionale di Simeone. Viola in vantaggio. Incredibile ma vero! Il Napoli non ci sta. Ma ha i nervi a fior di pelle. Callejon si prende il giallo per una protesta troppo vivace dopo un fallo fischiato a favore dei viola a metà campo.

SAPONARA – Pioli invita i suoi alla calma. Soprattutto a non sbagliare. In vantaggio di un gol e con l’uomo in più bisogna amministrare il gioco e cercare quelle ripartenze di Simeone fin qui davvero micidiali. Anche Chiesa s’infila spesso nella difesa azzurra, ma dovrebbe essere meno lezioso e più concreto. Al 42′ potrebbe mettere in grave difficoltà Reina, ma finisce che gli lascia il pallone. No, Federico dovrebbe fare come Simeone, capace di giocare una partita fino a questo momento quasi perfetta. Viola ancora pericolosissimi in chiusura di primo tempo: Benassi avrebbe la palla del due a zero ma la sciupa malamente. Ahi, questi errori talvolta si pagano. Tre minuti di recupero. Che non passano mai. In avvio di ripresa il Napoli si fa minaccioso: Callejon (2′) arriva davanti a Sportiello, ma Milenkovic lo contrasta. E comunque il guardalinee alza la bandierina: fuorigioco. La Fiorentina amministra e riparte. Al 4′ fuga di Laurini a destra, traversone per Saponara che sparacchia (di nuovo) alto. Sarri si siede in panchina, ma pare abbia le spine sotto. Si alza di scatto (5′) quando Mertens si ritrova un buon pallone in area: batte a rete. Ma trova Sportiello pronto a bloccare. Ancora la Fiorentina al 6′: Badelj mette un gran pallone per Chiesa che prova una mezza rovesciata: alle stelle. Non ha molta fortuna nemmeno Veretout (10′). Ma la Fiorentina c’è: sbaglia poco e conquista ancora palloni a metà campo. Il Napoli sembra spento. Koulibaly e Jorrginho gli mancano. Brivido all’11’: Chiesa tira debolmente, con la punta del piede, però il pallone viaggia nell’angolino a destra di Reina. Che ci arriva con un balzo, deviando in angolo. Napoli davvero in affanno. Sarri fa un doppio cambio: fuori Mertens e Hamsik, dentro Zielinski e Milik. Che posti istanti dopo si prende il giallo.

SIMEONE BIS – Altro cambio fra i viola: dentro Gaspar e fuori Laurini, protagonista comunque di una buonissima partita. Ripartenza Fiorentina al 16′: Benassi per Chiesa che tenta il cross, ma Albiol intercetta con la mano, in piena area. E’ rigore netto. Mazzoleni fa un gesto, come per dire: involontaria. Ma il raddoppio è nell’aria: batti e ribatti in area, difesa azzurra in bambola. Ci arriva ancora Simeone che la mette dentro. Dodicesimo gol in campionato. Uguagliato il numero di centri fatti l’anno scorso con il Genoa. Cholito grandissimo: segna e torna a dare una mano. Per me questa è la sua miglior partita in assoluto.

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SIMEONE TRIS – Pioli manda in campo anche Eysseric al posto di Saponara, ormai con la lingua di fuori. E Insigne manda a quel paese tutti calciando il pallone in tribuna dopo l’ennesima azione azzurra fatta sfumare da Pezzella e compagni. Eysseric rimedia un’ammonizione evitabile per un intervento inutile su Hysaj. Invece ha il sapore della disperazione l’attacco di Mario Rui alle spalle dello stesso Eysseric lanciato a rete. Giallo giustissimo per l’ex giocatore dell’Empoli. Quindi standing ovation per Badelj, forse al limite della resistenza dopo l’infortunio. Al suo posto Cristoforo. Ormai la Fiorentina è padrona del campo. E al 3′ di recupero fa tris. Con un altro spunto incredibile di Simeone. Finisce con i tifosi viola che cantano O’ surdato ‘nnamorato. Una piccola rivincita, dicono, per la finale di Coppa Italia, persa dai viola, nel 2014, nell’incredibile e tragica notte dell’Olimpico.

Sandro Bennucci

 

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