L’accusa è aver puntato una pistola alla fronte del suo professore per umiliarlo davanti alla classe, urlandogli di alzare le mani e abbassare la testa. Solo dopo, lo studente, 17 anni, avrebbe detto che era un’arma giocattolo e che stava scherzando. L’episodio, a quanto emerge, sarebbe avvenuto in gennaio, ma è stato rivelato oggi, 28 aprile, da La Nazione. Dei fatti si occupa la procura presso il Tribunale dei minori. Le indagini, affidate alla Polizia, sono ancora in corso. Per il ragazzo potrebbe scattare il rinvio a giudizio.
Lo studente è stato sospeso ed indagato per violenza privata continuata, minacce e ingiuria. La colpa del docente? Quella di averlo richiamato energicamente. L’atto di bullismo, come detto, si sarebbe verificato nel gennaio scorso. Ancora scosso, l’insegnante avrebbe chiesto l’aiuto di una collega che si sarebbe incaricata di riferire al preside. A quel punto il 17enne l’avrebbe riempito d’insulti, cercando di impedire che entrasse nell’ufficio del preside, parandosi davanti alla porta. Per lo studente, che secondo quanto appreso sarebbe già stato interrogato, potrebbe arrivare la richiesta di rinvio a giudizio.