Firenze, Ramadan: la preghiera della comunità musulmana resta in Piazza dei Ciompi

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Per la preghiera del Ramadan a Firenze «è responsabilità della comunità islamica individuare luoghi su cui avanzare proposte credibili e serie. Compito del Comune è valutarle. Ma è ovvio che il Comune non possa sostituirsi alla comunità nell’opera di individuazione di questi luoghi». Lo ha detto oggi in Consiglio comunale l’assessore alla sicurezza Federico Gianassi, rispondendo ad una domanda di attualità presentata dal gruppo Firenze riparte a Sinistra.
Nei giorni scorsi si era parlato dell’ipotesi che la preghiera islamica potesse essere accolta in parte degli spazi
dell’ex Manifattura Tabacchi. Il sindaco Dario Nardella, successivamente ha spiegato che al riguardo a Palazzo Vecchio non risultava alcun accordo tra comunità e Manifattura. «Se non ci sono alternative – ha detto ancora Gianassi – la comunità continua, come per gli scorsi anni, a utilizzare piazza dei Ciompi», lo spazio sul quale si affaccia il principale centro islamico di Firenze. Certo, ha aggiunto l’assessore, «questo crea un carico importante sulla piazza: sta alla responsabilità di chi utilizza quei luoghi gestirli in modo adeguato e coerente con la zona».
In consiglio i gruppi di opposizione Frs, M5S, Mdp, Pap e la consigliera Scaletti hanno accusato Palazzo Vecchio «di non aiutare la comunità islamica a trovare una soluzione condivisa» per un luogo idoneo dove tenere il ramadan; quanto al fronte della comunità islamica, l’imam di Firenze Izzedin Elzir, parlando oggi al TgRai Toscana, ha spiegato che la comunità islamica sta lavorando a diverse ipotesi, «ma partendo sempre da piazza dei Ciompi che accoglierà la preghiera».

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