Arezzo, migranti: l’Ente Fraternita dei laici decide lo stop degli aiuti, si occuperà degli aretin i in difficoltà

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L’ente aretino Fraternita dei Laici non parteciperà a nuovi bandi per l’accoglienza dei migranti ma si occuperà del sostegno alle famiglie aretine sul sociale e di progetti di integrazione ed educazione civica dedicati al migranti già presenti. La decisione è stata presa con una delibera di giunta comunale di concerto con il primo rettore di Fraternita Pierluigi Rossi.
«La riorganizzazione riconosce all’ente Fraternita dei Laici la sua funzione di azienda pubblica di servizi alla persona in collaborazione con il comune di Arezzo – ha detto il sindaco Alessandro Ghinelli (centrodestra) – quindi, sarà di nuovo impegnata nella funzione di supporto agli aretini, vecchi e nuovi, in difficoltà e di sostegno ai minori in disagio, oltre che di integrazione civica dei nuovi arrivati».
Alcuni servizi che venivano svolti dall’associazione «Casa delle Culture», ovvero i percorsi di cittadinanza per i nuovi arrivati, saranno da giugno costruiti e seguiti da Fraternita. «A luglio per la Fraternita – spiega l’assessore al sociale Lucia Tanti – scadrà il bando di gestione dei migranti. E a fine anno riposizioneremo i servizi sociali in piena armonia con chi già collabora con l’amministrazione. I locali a disposizione di Fraternita, che fino ad ora erano abitati dai migranti, verranno destinati alle famiglie aretine in difficoltà in base ai bisogni emergenti»

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