Quirinale: primo giorno di consultazioni, nulla di fatto. Oggi 5 marzo i partiti maggiori

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Come volevasi dimostrare la prima giornata di incontri al Quirinale non sembra aver fornito indicazioni valide al capo dello Stato.

Con l’incontro di Fratelli d’Italia si è conclusa la prima giornata della Consultazioni, in attesa del momento della verità, oggi 5 marzo, quando al Colle saliranno il Partito democratico, Forza Italia, Lega e i M5s. Si parte alle 10 con i Dem. Alle 11 sarà la volta di Forza Italia con i capigruppo di Camera e Senato, Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini, accompagnate da Silvio Berlusconi. Alle 12 la Lega con i capigruppo di Camera e Senato, Giancarlo Giorgetti e Gian Marco Centinaio accompagnati da Matteo Salvini, segretario del Carroccio. A chiudere la giornata i grillini alle 16:30. A un mese dalle elezioni Di Maio ha dettato le condizioni: «Pronti a un accordo con Lega o Pd, ma non con Berlusconi». Ecco in sintesi le opinioni espresse ieri davanti al capo dello Stato.

LEU – A nome dei deputati e dei senatori di Leu ho espresso la disponibilità, con senso di responsabilità, a aprire un dialogo con forze che in via prioritaria abbiano nei programmi temi per noi essenziali”, come un piano di investimenti, i diritti dei lavoratori, il rafforzamento del welfare e del Sistema sanitario nazionale, il diritto allo studio e all’ambiente”: così Pietro Grasso al termine delle Consultazioni, escludendo un dialogo con il centrodestra e aprendo a Ms5 se affronta temi che stanno a cuore di LeU.

BONINO – “Chi ha vinto le elezioni adesso si assuma l’onore di governare il Paese magari sfumando, me lo auguro per il Paese, alcune posizioni non sostenibili assunte in campagna elettorale. Noi abbiamo perso le elezioni, la vicenda è chiusa”. E’ la posizione di Emma Bonino, leader di +Europa, espressa al termine delle consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella insieme al resto del gruppo del Misto del Senato.

MELONI – “Abbiamo chiesto l’incarico per Matteo Salvini – ha detto al termine delle Consultazioni al Quirinale la presidente di Fdi Giorgia Meloni -, crediamo che sia giusto che sia lui a tentare di trovare una maggioranza. Se non ci riuscisse spetterebbe a Salvini trovare una personalità diversa. Ma ora noi siamo leali a quanto abbiamo detto agli Italiani”.

Dopo questo giro di valzer ne sappiamo quanto prima. Sarà un compito lungo e difficile per Mattarella, al quale non manca la pazienza. Ma il guaio è che prima o poi la pazienza scapperà agli italiani, stanchi di tutte queste manfrine.

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