Fiorentina vince a Udine: 0-2. Profumo d’Europa. Ma Chiesa salterà la Roma

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Evvai Fiorentina: quinta vittoria consecutiva. Con profumo d’Europa. Perchè l’Atalanta ha perso in casa con la Samp e ora i viola sono lì, a 47 punti, con bergamaschi e blucerchiati. Con il Milan a 50 che freme per il derby di domani con l’Inter. Ma godiamoci questa nuova vittoria, sempre con il ricordo di Astori nel cuore, proprio nella città in cui Davide ci ha lasciati. Una vittoria convincente, propiziata da una giocata (colpo di tacco) di Falcinelli, capace di liberare Chiesa steso in area dal Pezzella dell’Udinese, che di nome fa Giuseppe. Rigore potente e angolato di Veretout. Vantaggio conservato fino a metà ripresa, quando la vittoria matura grazie al raddoppio di Simeone. Che prende il posto di Falcinelli e segna il suo nono gol stagionale. Che viene subito dopo l’ottavo messo dentro con il Crotone. Per l’Udinese è la settima sconfitta consecutiva. Ora Oddo rischia la panchina. Per i viola c’è però anche un lato negativo di questa fatidica trasferta: l’ammonizione di Chiesa. Era diffidato. Salterà la Roma, sabato all’Olimpico. Peccato, peccato. Federico sta attraversando un periodo magico, così come tutta la squadra, che ha reagito alla grande alla scomparsa di Astori. Benino anche Saponara, che piano piano sta mettendo in mostra giocate importanti. La difesa? Sufficiente e anche un po’ fortunata. Con Sportiello decisivo in almeno un paio d’occasioni. Ma ora la squadra funziona. L’Europa non è un traguardo facile, ma la Fiorentina è in corsa. Con un grande ostacolo davanti: la trasferta di Roma. Resa più difficile dalla scontata squalifica di Chiesa.

La foto di Astori, nello stadio di Udine

ASTORI – Nel nome di Astori. Nello stadio dove Davide non riuscì a giocare. Pioli fa qualche modifica alla formazione vittoriosa con il Crotone. Resta Saponara ma non Simeone che va in panchina sostituito da Falcinelli. Nemmeno Cristoforo è confermato: al suo posto Dabo. Chiesa gioca più avanti che si mette in evidenza subito (7′) con un tiro che finisce fuori di poco. Ancora Chiesa (10′) che riceve un rilancio sbagliato di Bizzarri, Federico controlla e spara. Pallone alto. Al 13′ tutto lo stadio si alza in piedi per ricordare Davide Astori. Sul maxischermo appare la foto del capitano. Occasione per l’Udinese, al 18′, con Perica che si libera bene di un paio di difensori e va trovarsi faccia a faccia con Sportiello bravissimo a intuire e a deviare in angolo. Bene il portiere, ma non si possono correre pericoli di questo tipo.

Il rigore di Veretout

VERETOUT – Qualche problema, per la Fiorentina, anche davanti. Dove Chiesa fa la punta pura, e praticamente unica, visto che Falcinelli si perde in mezzo alle maglie bianconere. E punge poco: non ci riesce nemmeno al 21′, su ottimo servizio di Saponara. Il tiro del centravanti è, in pratica, un passaggio corto per Bizzarri. Ma al 27′ è proprio Falcinelli a liberare Chiesa con un colpo di tacco. Federico attacca ma viene steso nettamente dal Pezzella bianconero, che si chiama Giuseppe e non protesta più di tanto. Veretout sul dischetto. Rincorsa breve, pallone a sinistra e Bizzarri a destra. Fiorentina in vantaggio. E’ il 28′. E possiamo aggiungere che i viola (oggi in maglia rossa in omaggio al quartiere di Santa Maria Novella del calcio storico) tengono bene il campo.

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FALCINELLI – A parte l’errore, o meglio chiamarlo orrore, dei difensori sull’occasione di Perica, la Fiorentina sbaglia poco. Ben sostenuta, a metà campo, dal gran lavoro di Veretout, ma anche del gigantesco Dabo e di Benassi. E Falcinelli? L’ho detto, mi era sembrato un po’ timido e impacciato, però al momento opportuno ha saputo inventarsi l’assist provvidenziale. Però un momento: proprio mentre scrivo questa considerazione (è ormai il 36′) Falcinelli, ben servito da Saponara, si trova a tu per tu con Bizzarri. Potrebbe lasciare a Chiesa, invece prova a tirare, a casaccio. Bizzarri si trova il pallone fra le mani, ma il raddoppio viola, non c’è dubbio, se l’è mangiato Falcinelli. L’Udinese prova ad attaccare nel finale di primo tempo, ma la difesa viola controlla bene. E Dabo svetta, deviando oltre la lnea laterale una punizione di De Paul che poteva provocare problemi.

DABO – Buono, indubbiamente, il primo tempo della Fiorentina che sta crescendo ancora. Dopo la morte di Astori, la squadra sembra aver ricevuto un benefico influsso capace di proiettarla in una dimensione nuova, molto lontana da quella abitata prima del fatidico 4 marzo. Ora tutto riesce bene. Perfino a Saponara che non ne aveva mai imbroccata una. E a Dabo, autoritario a metà campo, molto a suo agio nel ruolo che era di Badelj e che Cristoforo, almeno contro il Crotone, non ha saputo interpretare al meglio. Eppoi c’è lui, Federico Chiesa, pronto a spuntare in ogni zona del fronte d’attacco, facendo impazzire il Pezzella bianconero che non riesce a contenerlo. In avvio di ripresa due sostituzioni decise da Oddo: Ingelsson per il confuso Giuseppe Pezzella e Jankto per un Halfredsson in grave difficoltà con Dabo.

Chiesa a Udine: ammonito, salterà la Roma

CHIESA – Proprio Jankto e Ingelsson diventano protagonisti, dando nuova spinta all’Udinese in contropiede. Sportiello deve fare un’altra gran parata per impedire a Jankto di pareggiare. Pioli si agita. Fiammata friulana che non si spenge. Vitor Hugo interviene alla disperata su Barak e rimedia il giallo. Purtroppo non basta. Altro cartellino alzato da Banti, stavolta per Chiesa. Ed è un problema perchè era diffidato e salterà la trasferta dell’Olimpico contro la Roma. Ahi, ahi, non ci voleva proprio perchè Federico sta attraversando un momento felicissimo a a Roma avrebbe fatto davvero comodo. Non è tutto: Banti ammonisce a raffica. Giallo per due: Saponara e per De Paul.

SIMEONE – Pioli cambia. L’Udinese continua a farsi pericolosa. Ha decisamente cambiato passo rispetto al primo tempo. Allora fuori Saponara e in campo Gil Dias. Esce anche Falcinelli per Simeone. E il Cholito va in gol quasi subito. E’ il suo nono centro in campionato. Accade al 26′: vince un rimpallo in area, anche qui c’è lo zampino di Chiesa, e di destro infila in diagonale Bizzarri. L’Udinese accusa il colpo. Oddo fa l’ultimo cambio fuori: Perica per Lasagna, ma sono spiccioli di speranza. Ora la Fiorentina è realmente padrona del campo. Anche psicologicamente. Milenkovic (31′) sbaglia un appoggio e serve inavvertitamente Lasagna che forse non si aspetta un così bel regalo e spreca malamente. Ma la Fiorentina restituisce il cadeau: Danilo sbaglia clamorosamente l’appoggio a Bizzarri, irrompe Benassi che non la mette dentro. Provvidenziale la respinta di stinco di Bizzarri. Quindi stop per Chiesa. Pioli vuol fare contenimento e toglie Federico per far giocare Eysseric. Siamo a titoli di coda. Finisce così: per la Fiorentina è la quinta vittoria consecutiva. Un record. E sabato a Roma contro i giallorossi. Purtroppo senza Chiesa.

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Sandro Bennucci

 

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