Mps, «a seguito di alcune illazioni riportate dalla stampa, precisa che non sono allo studio operazioni di aumento di capitale e l’attuazione del piano di ristrutturazione procede secondo le tempistiche previste e già comunicate al mercato. In particolare – aggiunge la banca in una nota – sono confermati gli obiettivi di piano per la riduzione dei crediti deteriorati, le iniziative di contenimento dei costi e l’operazione di cartolarizzazione delle sofferenze riguardo la quale la Banca non vede circostanze che possano modificarne la tempistica di conclusione già comunicata al mercato».
In Borsa il titolo ha chiuso a -5,24% a 2,64 euro. Si tratta della dodicesima seduta consecutiva in rosso. Dal 6 marzo, quando la quotazione era di 3,18 euro, il titolo ha lasciato sul terreno oltre il 17% del suo valore. La perdita teorica dello Stato, socio al 68% dei Mps dopo un investimento da 5,4 miliardi di euro, supera i 3 miliardi.