La comunità senegalese, anche in vista della manifestazione nazionale che si terrà domani 10 marzo a Firenze, ha deciso di ripagare i danni causati da alcuni propri connazionali in occasione della protesta per la morte di Idy Diene, quando furono distrutte alcune fioriere nelle vie centrali e danneggiate barriere anche in piazza Stazione. «La nostra comunità – spiegano– non può permettere che accadano certe cose, Firenze fa parte della nostra storia e della nostra vita. Quel modo di fare non ci appartiene. Chi ha commesso quegli atti violenti veniva da fuori, noi non li conosciamo. Qualcuno aveva anche bevuto, altri invece erano stati aizzati dai centri sociali che stanno cercando di distruggere la nostra realtà. Noi siamo per il rispetto delle regole ed è bene che le teste calde sappiano che mettere a ferro e fuoco Firenze non farà ritornare Idy in vita».
La maggior parte dei senegalesi che sono presenti a Firenze provvederà versare una piccola quota, così da prendere le distanze da quelli che hanno trasformato la protesta scaturita dal dolore dell’uccisione di Diene in atti di distruzione e danneggiamento della cosa pubblica.