L’assessore Andrea Vannucci è stato rinviato a giudizio per gli appalti dellepiscine. Il gup Mario Profeta di Firenze ha rinviato a giudizio sei persone accusate, a vario titolo, di turbativa d’asta e di falso nell’assegnazione a privati tramite gare della gestione di alcune piscine comunali. Tra gli indagati che vanno a processo, oltre all’assessore allo sport Vannucci, la dirigente dello stesso assessorato Elena Toppino, i funzionari comunali Loris Corti e Jacopo Vicini, e gli imprenditori Franco Bonciani (in passato segretario locale del Pd a Rignano sull’Arno) e Cipriano Catellacci. Prosciolti i membri della commissione gare di Palazzo Vecchio Emilio Carletti e Stefano Perla. Prima udienza il 13 febbraio 2019 davanti alla terza sezione penale del tribunale.
Per l’accusa l’inchiesta della Guardia di finanza, coordinata dai pm Filippo Focardi e Giuseppina Mione e iniziata nel 2014, avrebbe rilevato un presunto cartello per la gestione delle piscine San Marcellino e Paganelli che, in epoche diverse, andarono a un’Ati (associazione temporanea d’impresa) guidata da Firenze Pallanuoto di Catellacci e a cui aderiva la società Aquatica di Bonciani, più il Centro nuoto di Cittadella. Secondo gli inquirenti, le gare per le piscine comunali sarebbero state pilotate da accordi predeterminati fra politica, imprenditori e personale di Palazzo Vecchio.