Migranti, Firenze: centri di accoglienza, la Cgil chiede trasparenza ai gestori. Per 26 centri spesi 30 milioni di euro

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Un appello al personale dei centri per migranti perché si rivolgano al sindacato in caso di forme contrattuali improprie o di mancato rispetto dei diritti dei lavoratori. Lo ha lanciato la Cgil Funzione pubblica che chiede trasparenza ai 26 gestori dei centri accoglienza straordinaria (Cas) nella provincia di Firenze, nei quali operano oltre 300 persone tra operatori legali, educatori e addetti al portierato.
“Una quindicina di loro – ha spiegato Jacopo Geirola di Fp Cgil – ci ha segnalato forme contrattuali improprie, non corretti inquadramenti, non rispetto dei turni, straordinari non pagati, sicurezza carente. Quindi il sindacato si è mosso per ottenere informazioni dai gestori, ma solo sette hanno risposto”.
Nel territorio della Città metropolitana di Firenze, è stato spiegato, nel 2017 sono stati accolti 2.870 migranti nei Cas, la cui gestione è affidata al privato sociale. Per la gestione di queste strutture, sempre nel 2017, sono stati spesi oltre 30 milioni di euro. “Le risorse investite sono tante – ha aggiunto Geirola – e riteniamo che si potrebbe fare un’accoglienza migliore. Vogliamo far rispettare i diritti dei lavoratori per migliorare l’accoglienza”. Altra proposta del sindacato è la creazione di un osservatorio indipendente promosso dalla Città metropolitana per il controllo delle strutture di accoglienza e l”introduzione di un regolamento regionale per l”accreditamento

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