Pistoia. Sparisce il commercio di vicinato!

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SPARISCE IL COMMERCIO DI VICINATO
L’ANALISI DEL DIRETTORE CONFESERCENTI PISTOIA RICCARDO BRUZZANI

Il commercio e, dunque, i consumi interni non agganciano la ripresa. La crisi dei piccoli è eclatante. Nel 2017, sul piano nazionale, 10.000 imprese hanno chiuso: un negozio ogni ora. Per salvare gli esercizi di vicinato sono necessarie misure immediate di riduzioni fiscali.
A Pistoia i dati anagrafici camerali 2017 riguardanti le imprese confermano quanto la nostra provincia sia in sofferenza complessivamente e particolarmente nel commercio al dettaglio (265 chiusure, contro 148 aperture, -117 unità; -2,9% del tasso di crescita); nella ristorazione con ben 135 aziende chiuse, -3,5%. Tutti i settori tipici delleconomia della nostra provincia (alimentare, tessile, articoli in pelle, mobili) segnano consistenti tassi negativi di crescita. Il turismo di Montecatini Terme è da anni penalizzato dallo stato di abbandono in cui versano le Terme ed il vero e unico patrimonio rimasto (gli oltre 10.000 posti letto) soffre da anni non di presenze, ma di irrilevanti margini sui ricavi delle imprese alberghiere che azzera le possibilità dei necessari investimenti. La nostra Montagna corre il pericolo di un costante abbandono. Le piccole imprese pagano pesatamente il profondo processo di cambiamento in essere. Questa è lamara realtà. Soltanto le Spa e le Srl sono cresciute di circa il 3% nello scorso anno. Pistoia stabilmente è la provincia cenerentola delleconomia Toscana, pur vantando alcune eccellenze (Vivaismo, Hitachi, Pistoia Capitale della Cultura, industrie di trasformazione alimentare, nel manifatturiero, nellinnovazione, ecc.), non in grado però di fungere da distretto e da determinare una crescita della ricchezza e delloccupazione complessiva, con particolare riferimento a quella giovanile. E ineluttabile il processo dimpoverimento delleconomia? A questa domanda bisogna rispondere. Le istituzioni e la politica sostanzialmente si occupano di altro. Si costituiscono tavoli, si parla a favore o contro la vendita delle Terme, di turismo, di vivaismo, di promozione, di tutto, ma non emerge una strategia per la crescita dei territori. Le associazioni economiche unitariamente hanno elaborato, da un anno, un documento che ha individuato le priorità dintervento, allo scopo di predisporre un concreto e fattibile piano strategico per la crescita, ma quasi sicuramente resterà un desiderio inesaudito. Addirittura non ci si mette daccordo se utilizzare o meno finanziamenti per circa 30 milioni di euro previsti per nuovi impianti sulla Montagna, in un lungimirante disegno di un unico comprensorio dellAppennino Tosco/Emiliano, con il timore che ci guadagni questo a quella frazione di Comune, la Toscana o lEmilia. Oppure che la priorità, cosa vera, è la viabilità di collegamento, che però si mette in contrapposizione ai nuovi impianti, mentre è complementare ad essi.
Così come lo sfascio delle Terme pare sia cosa di Montecatini, mentre i nostri territori hanno bisogno delle Terme innovate e rilanciate e queste di territori competitivi. Così come Pistoia Cultura e il Vivaismo sono una ricchezza per tutti e lammodernamento delle infrastrutture è una necessità decisiva per il turismo e per tutti i settori economici. Qualcuno ha sostenuto che parlare di progetto strategico per la crescita significa fare voli pindarici, mentre è lunico modo concreto per accedere ai finanziamenti europei e per attrarre capitali privati per gli investimenti. Meglio continuare a operare per distribuire le poche risorse esistenti a pioggia con effetti nulli per leconomia, come del resto i dati citati dimostrano anno dopo anno?
Confesercenti si batte da molto tempo sui temi della crescita e per lunità del mondo della rappresentanza. Liniziativa del BMDAY il 19 marzo prossimo va in questa direzione mettendo al centro il tema delle INNOVAZIONI fondamentali per la vita delle piccole imprese, ma cè ancora molta strada da fare se esiste ancora chi ritiene di poter costruire un futuro diverso attraverso azioni di concorrenza sleale e di proposte sottocosto sui servizi con sconti del 30% ai soci/clienti della cosiddetta concorrenza.

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Pistoia, 2 marzo 2018

Riccardo Bruzzani
Direttore Confesercenti provinciale di Pistoia

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