Il mercato dei matrimoni, in Toscana, coinvolge oltre 2.800 operatori tra 400 fotografi, 325 wedding planner, 300 musicisti e 140 addetti al catering: nel 2014, in regione, sono stati organizzati 1.963 eventi, con un giro d’affari stimato di 103,5 milioni di euro. Gran Bretagna (32,5%) e Usa (20,2%) sono i clienti principali del mercato.
Epicentro del fenomeno è Firenze, dove da domani al 13 aprile è in programma il Destination wedding planner congress 2016, alla presenza di 150 operatori del settore che decidono i trend delle destinazioni per i prossimi matrimoni di lusso, provenienti da oltre 50 paesi del mondo. L’evento, organizzato grazie al Firenze convention and visitors bureau, si terrà alla Stazione Leopolda.
Il capoluogo, e in generale la Toscana, sono tra le principali destinazioni per il mercato internazionale del wedding: il 42% dei “destination wedding” è in Toscana, il 15% a Firenze. L’evento, complessivamente, avrà un impatto economico su Firenze di oltre due milioni di euro.
«Il turismo congressuale e in particolare il turismo legato al wedding – dice l’assessore al turismo del Comune di Firenze, Giovanni Bettarini – sono una risposta vincente contro il cosiddetto “turismo mordi e fuggi” che consuma la città per poche ore. Il giro d’affari a Firenze per il turismo matrimoniale è pari a 51 milioni di euro l’anno e mette in moto un indotto imponente, dai catering ai servizi agli alberghi».
«Abbiamo candidato Firenze – dice Carlotta Ferrari, direttore del Convention Bureau di Firenze – assumendoci un grosso rischio, perché consapevoli che questo evento avrebbe rappresentato una grande opportunità per la città e per il turismo. Sapendo che avremmo dovuto gestire oltre 400mila euro di servizi abbiamo lavorato per riuscire a trovare le risorse necessarie e ci siamo riusciti grazie alla capacità aggregativa dei nostri soci e al supporto delle istituzioni azzerando quasi totalmente il costo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA – Toscana24
