«Stiamo assistendo a una vergognosa deformazione dell’ordine pubblico e democratico voluta dal ministro dell’Interno, Marco Minniti, che ha favorito questo clima di tensione pur di garantire agibilità a questi fascisti». Lo ha detto uno dei portavoce dei gruppi antagonisti protagonisti dei disordini di ieri durante la manifestazione organizzata a Pisa in concomitanza con il comizio di Matteo Salvini.
«Salvini – ha aggiunto – non avrà mai agibilità a Pisa e lo abbiamo respinto già l’anno scorso così come è successo anche a Renzi, perché sono entrambi due facce della stessa medaglia. Le parole di Salvini hanno armato il terrorista Luca Traini e sono parole di odio razziale. La nostra manifestazione di ieri ha invece parlato un solo linguaggio: quello della determinazione dimostrando che Pisa non sarà mai la passerella di questi politici». Infine gli antagonisti pisani, nel corso di una
conferenza stampa, hanno spiegato che «l’unico obiettivo della loro manifestazione era raggiungere la piazza dove Salvini avrebbe preso parola e impedirglielo. La determinazione è la nostra caratteristica – hanno concluso – e per questo abbiamo sfidato la militarizzazione oscena della città e in più punti abbiamo provato a raggiungere il luogo del comizio per far sentire la vera voce della città e ci abbiamo messo la faccia e il coraggio per andare contro la polizia e chi semina odio razziale. Noi non abbiamo soldi pubblici, né come guardie del corpo la polizia e i carabinieri».