Germania: vicino l’accordo definitivo per la Grosse Koalition, mentre arriva Gentiloni

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È il giorno decisivo per la Grosse Koalition tedesca con le trattative che proseguono a oltranza fino ad un accordo completo, redatto in una bozza di 167 pagine, che si apre sulla decisione di un “nuovo inizio per l”Europa”, all”insegna della solidarietà e degli investimenti. Martin Schulz ha parlato di “giornata della decisione” entrando alla Konrad-Adenauer-Haus in mattinata, mentre Angela Merkel ha chiesto a tutti di essere “disponibili a compromessi dolorosi”, dicendosi pronta in prima persona ad affrontarne “se i vantaggi complessivi prevarranno sugli svantaggi”. Il crollo delle borse su scala globale “dimostra che viviamo in tempi inquieti”, e anche per questo la Germania ha bisogno di un governo solido.
L”ultima maratona si svolge su “lavoro, sanità e sulla nostra affidabilità internazionale”, ha spiegato la cancelliera. E il potente Volker Bouffier, collega di partito e ministro presidente dell”Assia, ha parlato di una “battaglia dura” rispetto alla quale non si può escludere nulla. Neppure che la partita salti, ancora una volta, all”ultimo momento. Dopo il trauma del fallimento della cosiddetta coalizione ”giamaica”, che alle consultazioni non è mai arrivata a causa dei liberali, Angela Merkel, Martin Schulz e Horst Seehofer però non possono permettersi un nuovo flop. Le conseguenze politiche sarebbero disastrose per tutti. Il braccio di ferro finale è sui contratti a tempo determinato immotivati e sulla riforma sanitaria che sta a cuore a Schulz. Intanto la bozza dell”accordo di coalizione, di cui l”ANSA è entrata in possesso, rivela quanto l”ex presidente del parlamento europeo sia riuscito a plasmare le politiche sull”Ue, che aprono il documento, promettendo solidarietà e investimenti.
Un discorso cui Merkel era certamente aperta, in questa fase di necessaria collaborazione con la Francia di Macron, ma che con un esecutivo con i liberali sarebbe stato impensabile. “Il patto di stabilità e crescita resta la nostra bussola”, si legge. Ma si afferma che “il principio guida sarà la solidarietà fra gli Stati membri come fra i cittadini. Il principio della reciproca solidarietà deve valere anche per il bilancio europeo”. “Gli investimenti in Europa sono investimenti in un buon futuro nel nostro Paese”, si legge fra l”altro, prima di citare le battaglie per l”occupazione – la competitività si rafforza creando nuovi posti di lavoro – e la disponibilità di Berlino a “contributi più alti al bilancio Ue”. Sull”Esm si afferma poi che il futuro fondo monetario europeo dovrà essere ancorato al diritto dell”Ue, senza intaccare però le prerogative dei parlamenti nazionali.
Il verdetto in nottata, ma l”opzione molto probabile di un semaforo verde ha già fatto modificare i piani della giornata di domani, quando a Berlino, in cancelleria, è atteso il premier Paolo Gentiloni. La parola finale sulla Grosse Koalition spetterà poi alla base dei socialdemocratici, che dovranno pronunciarsi in un referendum sempre più contrastato per autorizzare il partito ad allearsi di nuovo con i conservatori.
I giovani dello Juso di Kevin Kuehnert hanno rilanciato la campagna anti ”Groko” – il primo appuntamento è a Lipsia venerdì prossimo – e migliaia sono i nuovi ingressi nell”Spd, stimolati dallo slogan “entra per votare no” promosso dai ribelli. Ma anche la Corte costituzionale potrebbe giocare un ruolo: cinque ricorsi in via d”urgenza tentano di bloccare la votazione, ritenendola anticostituzionale.

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