Sanremo al via con Fiorello e …intruso. Baglioni freme, Hunziker bacia il marito. Pausini verrà sabato

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SANREMO – Musica e colpi di scena. Dentro e fuori copione. «Poppoppoppopò, solo musica e parole, con la pioggia e con il sole»: è la sigla collettiva scritta da Claudio Baglioni e cantata da tutti i Big in gara, che appaiono sullo schermo inquadrati in spazi colorati. Si apre così la prima serata del 68/o festival di Sanremo. E Fiorello non fa in tempo ad aprire il festival di Sanremo che viene interrotto da un uomo riuscito a eludere i controlli e a salire sul palco dell’Ariston. «Sono due mesi che cerco un contatto con il procuratore della Repubblica», dice prima di essere interrotto e portato via. «Faccio il Pippo Baudo della situazione”, dice Fiorello che non si perde d’animo, prima di aggiungere: «Lo sapevo che non ci dovevo venire». Poi: «E’ bene che si comincino a risolvere i problemi delle persone. Non è che devono venire qua a Sanremo… Quando uno è disperato fa anche di più». Battute a raffica, sul presidente turco Erdogan «che sta venendo a Sanremo perché ha saputo che ci sono 1300 giornalisti liberi», sul toy boy di Orietta Berti, evidente allusione al candidato premier M5S Di Maio, «e se vince il vertice Rai va a casa», sul «canone che pagano tutti perché sta in bolletta, e se staccano la corrente non si vedono Netflix e Sky». Il ciclone Fiorello travolge l’Ariston, in apertura della prima serata. «Buon Sanremo 1918, »è la chiusa.

Fiorello con l’intruso

BAGLIONI – Elegantissimo, in smoking nero, camicia bianca e papillon, un visibilmente teso Claudio Baglioni debutta sul palco dell’Ariston. «Ben arrivati a tutti alla 68/a edizione di questo evento unico al mondo per le sue peculiarità. A me è bastato leggere festival della canzone italiana per capire e comprendere cosa andava fatto: mettere di nuovo al centro le canzoni, per farne di nuovo il momento principale del festival – ha detto per spiegare il suo approccio al festival -. La canzoni sono arte povera, ma hanno una forza evocativa incredibile, solo gli odori hanno la stessa forza». Poi Baglioni fa Baglioni: «Le canzoni sono come coriandoli d’infinito, piccoli istanti di eternità. Sono mare, terra, cielo, neve di sogni che sembra cadere giù da un altro pianeta. Infatti nessuno sa da dove possano venire. E in quei secondi fanno piccoli miracoli. Pugni di riso che cuciti insieme riescono a dare emozione, divertimento, commuovono, emozionano». L’elogio della canzone non si ferma: «E’ musica da fanteria, di apparente poca consistenza. Le canzoni sono come l’aria, non si può farne a meno, riempiono polmoni, ci prendono per mano e ci portano a volare, come una macchina spazio tempo. Grazie di essere qui, qui a casa».

Baglioni, la Hunziker e Favino

FAVINO – «Chi me lo doveva dire a me che dovevo presentare su questo palco. Tutti cantano, tutti ballano. Sono felice di essere qui per aiutarti, Claudio. E sono felice che per la tua prima prova da conduttore, tu abbia deciso di presentare me», inizia con una gag con Baglioni l’avventura festivaliera di Piefrancesco Favino, che introduce Michelle Hunziker: «Io e lei, Baglioni, non abbiamo i tempi. Chi meglio di una svizzera».

HUNZIKER – Abito lungo di velluto nero, Michelle Hunziker entra in scena all’Aristonrichiamando subito i compagni di avventura all’ordine. «Abbiamo un minuto per far partire il festival», dice da brava ‘svizzera’ prima di leggere il regolamento. In mano ha un narciso bianco, richiamo alla campagna ‘Io sono qui’ contro la violenza sulle donne, e lo mostra quando lancia il primo Big in gara in gara, Annalisa, «una donna, la prima a salire sul palco». In platea il regista Duccio Forzano inquadra il marito della showgirl, Tomaso Trussardi, e la figlia Aurora, avuta da Eros Ramazzotti. Michelle saluta Trussardi, ammette che lo risposerebbe. Infine lo va a baciare.

PAUSINI – «Scusate se mi sentite con questa voce, questo è il motivo per cui non ci sono». Laura Pausini, che avrebbe dovuto essere tra gli ospiti del Festival del Sanremo ma è stata fermata da una laringite, si collega telefonicamente con il teatro Ariston. «Ma sabato il mio dottore mi ha detto che dovrei esserci. Sarebbe stato bello, ci tenevo a esserci e a cantare con te Claudio e a divertirmi con Fiore». Sulle note di «E tu» Fiorello duetta con Claudio Baglioni, in uno scambio di voci, imitazioni (e dimenticanze) e il pubblico accoglie la performance con una standing ovation.

Gilda Giusti

 

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