Elezioni, Toscana: nei 5stelle ex renziano contro Renzi. E in lista un ex nardelliano

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A Firenze, contro Matteo Renzi, il M5S schiera un ex Pd e renziano, Nicola Cecchi. «Si trovano a corto di candidati», ironizza il segretario Pd. Ma pronta arriva la replica di Cecchi: «Se conosci il Pd di Renzi, lo eviti». Cecchi, figlio di uno storico dirigente della Dc fiorentina, votò proprio per Renzi all’ultimo congresso. E, al referendum, non ebbe dubbi sul Sì. «Sembra uno di quei giocatori che non ce l’ha fatta a giocare in prima squadra e vanno a farsi le gambe altrove», sottolinea sarcastico Renzi annunciando che farà campagna per due giorni a settimana nel suo collegio. Ma Cecchi, su facebook, ribatte ammettendo di aver sbagliato e definisce un passo naturale l’aver abbracciato il M5S.

Più spinoso, per i vertici del Movimento, è invece il caso dell’ammiraglio Rinaldo Veri, primo ospite ad essere presentato da Di Maio. «Non sono un politico», sono le prime parole di Veri che, tuttavia, risulta consigliere comunale a Ortona, con una lista civica collegata al Pd. «Mi ritiro, non sapevo della regola che impedisce a chi ha già una carica di candidarsi con il M5S», annuncia a stretto giro l”ammiraglio. Ma il suo caso scopre una falla non da poco nei severi filtri dei vertici per la selezione dei candidati. Del resto, per gli esterni, le deroghe sul filo del regolamento non mancano. E l’ex ispettore capo della Dia, Renato Scalia, era stato candidato, non eletto, alle Comunali di Firenze del 2014. «Era una lista civica, non c’è violazione», assicura il M5S che, tuttavia, in questo caso usa più la carota che il bastone: la lista infatti si chiamava Nardella, sindaco renzianissimo di Firenze.

 

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