Fiorentina vergogna: perde 1-4 col Verona. La Curva Fiesole abbandona lo stadio

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Indignati! I tifosi della curva Fiesole se ne sono andati un quarto d’ora prima della fine. Era successo anche nel 2012, dopo lo 0-5 con la Juve. Contestazione forte fuori dallo stadio. Al grido di Della Valle vattene! Perdere quattro a uno in casa con il Verona non è accettabile. La Fiorentina, già uscita malconcia da Genova con la Samp, ora è a pezzi. Non si salva nessuno. Anche l’allenatore non sa più che pesci prendere. E il calendario riserva partite assai toste: domenica trasferta a Bologna, il 9 febbraio Juve in casa, quindi trasferta a Bergamo. Applausi per il Verona e per gli ex, Romulo e Matos, ch si sono battuti come leoni salvando la panchina a Pecchia. Ma il punto è un altro: la frattura fra Firenze e i Della Valle ora è più profonda del Grand Canyon. La proprietà dvrebbe prendere una decisione, rapidamente. Questa città non merita una squadra ridotta in questa condizioni. Se la presidenza è assente e impermalita, il risultato è questo. Contro il Verona, sbagliato un gol dopo 50 secondi (tiro di Simeone respnto di tacco da Caraccillo a porta vuota), è stato un crescendo di errori: gol di Vukovic su clamoroso errore di Pezzella. Raddoppio i Kan su azone di Matos. Terzo gol ancora di Kean in avvio di ripresa (dopo un palo di Chiesa). Quindi gol di Gil Dias, sostituto di Thereau. Poi frittata finale di Sportiello, che spenge ogni residua fiammelle di speranza. Su tiretto non irresistibile,di Ferrari. Sportiello non trattiene e guarda il pallone che finisce, lento e beffardo, in rete. Uno a quattro. Tutto qui. Che vergogna! Personalmente non ricordo una Fiorentina così indecente, nemmeno nei campionati delle retrocessioni. Allenatore confuso e giocatori senza nerbo, senza un’idea, senza un minimo di reazione convincente. Ora è dura, soprattutto per il calendario che ci attende. Ma la speranza è che suceda qualcosa, che arrivi lo scossone. Mi auguro davvero di non essere un illuso.

Gil Dias, autore dell’unico gol della Fiorentina

VUKOVIC – Solo pieno e temperatura primaverile. E’ il 28 gennaio e sembra il 28 marzo. La cosa più bella prima dell’inizio della partita: la curva Fiesole inneggia al Verona e e il formaggino gialloblu grida Firenze. Le tifoserie sono gemellate da tanti anni e il rito, che a me francamente piace, si ripete a ogni partita. Così come con il Torino. Purtroppo sono manifestazioni di simpatia reciproca che si ripetono solo due volte l’anno al Franchi. Viola in formazione tipo: con i rientri di Thereau, Astori e Veretout. Nel Verona è capitano Romulo, ex viola. Fiorentina subito vicina al gol: al 1′ buca della difesa veronese, Chiesa ha eluso l’intervento del ortiere, palla a Simeone che tira ma trova la caviglia di Caracciolo davanti alla porta. Poteva essere un comodo vantaggio. Invece… Fiorentina che comunque insiste, come da copione, ma senza costrutto. Invece, all’11’, incredibilmente, è il Verona a passare in vantaggio. Cross di Romulo perVukovic, in area viola, Pezzella è in netto ritardo e il gialloblù manda il pallone sul palo alla destra di Sportiello e quindi in rete. Ahi, ahi. Pioli, a bordo campo in giacchetta, resta lì impietrito. La curva Fiesole, invece, continua a cantare. Che situazione…

Romulo (ex viola) esulta con Kean dopo il secondo gol gialloblù

KEAN – Fiorentina nel pallone. Verona che attacca e sembra affondare il coltello nel burro della difesa viola. Badelj incespica sul pallone a metà campo. Oddio, oddio. Pioli si sbraccia. Chiesa (18′) ferma un invitante pallone in area e tira: deviazione in angolo. Fiammata che si spenge. Il Verona raddoppia al 20′. Azione degli ex viola: da Romulo a Matos che va via a Biraghi e mette il pallone al centro per Kean che, solissimo davanti a Sportiello, la mette dentro di piatto. Zero a due. Parte il coro: Della Valle vattene. E ancora: Noi siamo la Fiorentina. In campo è un pianto dirotto. Il Verona stringe i denti. Romulo si batte come un leone e incita i suoi. Fares maltratta Chiesa, bloccandolo in un paio di sortite. Non c’è un’idea di gioco, nella Fiorentina, ma solo tentativi arrembanti, che non portano a nulla.

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KEAN BIS – L’arbitro Gavillucci rende più complicata la vita ai viola invetrendo un paio di punizioni e negando un angolo. Ma diciano onestamente che la Fiorentina è complicatissima di suo. Inguardabile. Una larva di squadra. Kean (32′) mette in crisi Pezzella e Astori, tiene la palla, ma fortunatamente la manda alta. Si alza qualch fischio. Al 42′ palla buona di Laurini per Chiesa al limite: il tiro è da dimenticare. Finisce il primo tempo e sulla Fiorentina si abbatte una valanga di fischi. Poi il grido: fuori le palle. Basterebbe trovarle… Che tristezza, povera Fiorentina! Il riposo è un calvario, soprattuto sulle tribune. Possibile che la squadra capace di tenere testa alla Lazio (in campionato), al Napoli e all’Inter sia ridotta in questa condizioni? Rispunta la Fiorentina dagli spogliatoi e c’è il grido: Animo, svegliatevi! Pioli cambia: fuori Thereau e Benassi. Entrano Gil Dias e Saponara. Fiammata viola. Palo di Chiesa. La difesa veronese respinge. Contropiede rapidissimo: pallone da Petkovic a Kean che , ancora solissimo, la infila. Zero a tre. Da non credere!

SPORTIELLO – Continuo a fare la cronaca: la curva Fiesole spara a zero sui Della Valle. Ma anche i giocatori non vengono risparmiati. Giustamente. Poi arriva il gol viola: è l’8′. Saponara serve Gil Dias in area. Il ragazzo portoghese calcia convinto e infila Nicola. Secondo gol di Gil in campionato. Si riaccende la fiammella della speranza: subito spenta. Verona in avanti: tiro di Ferrari. E capolavoro di Sportiello: non trattiene il pallone e lo guarda mentre, beffardo, ballonzola fino in fondo alla rete. Uno a quattro. Toccato il fondo? Speriamo.

CURVA FIESOLE – Pecchia, che vincendo a Firenze salva la panchina, si copre: toglie Kean e manda in campo Souprayen, spostando Matos al centro. E piove sul bagnato: Pezzella si fa ammonire da ingenuo scaraventando in terra Petkovic. Salterà Bologna. Ma vale ancora fare queste annotazioni? La Fiorentina sfiora di nuovo il gol: un tiro di Badelj sprizza la parte alta della traversa. Ma sono tentativi temerari. Pezzella lamenta male alla testa: esce e al suo posto entra Milenkovic. Manca un quarto d’ora alla fine e la curva Fiesole toglie gli striscioni e si svuota. Successe anche nel marzo del 2012, durante lo 0-5 con la Juve. Ma stavolta la rabbia è addirittura maggiore. Scenario desolante. Applausi per Romulo che viene sostituito quando mancano solo i 4′ di recupero. Poi la partita rotola fino in fondo fra l’indifferenza. Firenze è indignata. I Della Valle dovrebbero riflettere e prendere una decisione. Rapidamente.

Sandro Bennucci

 

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