Elezioni, contrassegni: ammessi solo 75 su 103, il giudizio del Viminale

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Il ministero dell’Interno, esaminati i 103 contrassegni depositati per le elezioni politiche del 4 marzo, ne ha ammessi 75. In 19 casi il ministero ha invitato i depositanti, in base alla normativa vigente, alla sostituzione del contrassegno e/o all’integrazione della dichiarazione di trasparenza entro 48 ore dalla notifica. Per carenza documentale a 9 contrassegni non è stata consentita la presentazione di liste.

Nelle apposite bacheche al Viminale, è possibile vedere il quadro riassuntivo dei contrassegni, previa richiesta di accredito da inoltrare su carta intestata all’Ufficio Stampa e Comunicazione del Ministero dell’Interno, all’indirizzo di posta elettronica segreteriaufficiostampa@interno.it, indicando il nominativo, il luogo, la data di nascita e gli estremi di un documento di riconoscimento. La nuova legge elettorale prevede che entro 10 giorni (31 gennaio) dalla scadenza del termine per il deposito dei contrassegni, sulla sezione Elezioni trasparenti del sito del Ministero dell’interno (http://dait.interno.gov.it/elezioni) saranno pubblicati per ciascun partito, movimento e gruppo politico organizzato che ha presentato le liste: a) il contrassegno depositato, con l’indicazione del soggetto che ha conferito il mandato per il deposito; b) lo statuto ovvero la dichiarazione di trasparenza depositati; c) il programma elettorale con il nome e cognome della persona indicata come capo della forza politica depositati. Nella stessa sezione, entro 10 giorni (8 febbraio) dalla scadenza del termine di presentazione delle liste dei candidati, saranno pubblicate per ciascun partito, movimento e gruppo politico organizzato, le liste di candidati presentate per ciascun collegio

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