Moscovici (Ue): «Preocupati per le elezioni in Italia». Tajani: «Parla a titolo personale»

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Hanno riempito le prime pagine dei giornali italiani di oggi, 17 gennaio, le frasi di Pierre Moscovici, commissario europeo agli affari economici. Soprattutto sui passaggi dove diceva di essere preoccupato per le espressioni antieuropeiste del Movimento 5Stelle e delle frasi del candidato leghista alla presidenza della Regione Lombardia, che aveva parlato di pericoli per la razza bianca in seguito ai forti flussi migratori. Morale? Moscovici, questa l’impresione generale, aveva voluto tirare la volata al Pd. Ma stamani, 17 gennaio, s Radio Anch’io, arriva l’intervento di Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, che, giustamente, afferma: «Moscovici è un commissario socialista francese, non parla a nome dell’Unione Europea. Che ci sia preoccupazione per l’instabilità è vero, ma credo ci sarà un governo stabile, gli italiani andranno a votare per far contare di più questo Paese».

Sulla proposta di Di Maio, leader di 5Stelle candidato premier, di sfondare il tetto del 3% del deficit-Pil, definita da Moscovici «un controsenso assoluto», Tajani ha sottolineato che il tetto non «è un dogma di fede, si deve vedere a cosa serve lo sfondamento». E ancora: Ripeto: esistono preoccupazioni in Europa per instabilità in Italia, così come ci sono state per la Germania fino alla formazione del governo, è vero. Ma se fossi stato al posto di Moscovici sarei stato più prudente, non avrei fatto quella dichiarazione nel mezzo della campagna elettorale. Il messaggio dall’Ue non è quello di Moscovici: le istituzioni europee non devono interferire». Finalmente qualcuno che mostra senso di responsabilità nel circo barnum elettorale, con ingerenze di tutti i tipi. Fare chiarezza non è cosa da poco.

Sandro Bennucci

 

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