Ok dalle Regioni alla riforma sui porti

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Clipboard-006La Conferenza delle Regioni ha espresso parere positivo al decreto legislativo relativo alla riorganizzazione e alla razionalizzazione della disciplina che riguarda le autorità portuali e l’intesa sul piano strategico nazionale della portualità e della logistica. Le autorità portuali vengono così ridotte da 25 a 15.

Nella mappa disegnata dal governo, i porti toscani non fanno parte di un’unica Autorità, ma rientrano in due diverse Adsp: l’Autorità di sistema portuale del mar ligure orientale è composta da La Spezia, sede di Autorità di sistema portuale, e da Marina di Carrara; mentre l’Autorità di sistema del mar Tirreno settentrionale comprende Livorno (sede principale), Piombino, Portoferraio e Rio Marina.

«Ho scommesso molto sulla portualità in Toscana – dice il presidente della Regione, Enrico Rossi –. Credo sia bene mettere insieme il porto di Piombino e quello di Livorno, noi abbiamo fatto investimenti enormi come Regione. Solo sul porto di Piombino abbiamo messo 250 milioni, fatto l’escavo a 20 metri, costruito nuove banchine e abbiamo visto quanto questo porto sia diventato attrattivo di industrie e multinazionali che hanno deciso di investire. Sul porto di Livorno abbiamo messo altri 200 milioni più altri fondi europei per altri 60-70 milioni e partirà la costruzione della grande darsena Europa, poi è in costruzione il collegamento ferroviario che sarà pronto entro l’anno e abbiamo messo altri 13 milioni per il cosiddetto “scavalco”, in modo che il porto possa collegarsi via terra al grande retroporto della città di Livorno. Mi dispiace per Carrara dal punto di vista sentimentale ma è stata una scelta giusto che dovevano mfare nell’interesse della città, che comunque non abbandoneremo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA – Toscana24

 

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