Fisco: evasione da 4 milioni. Arrestati coniugi cinesi a Prato

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Secondo l’accusa, formulata dopo le indagini della Guardia di Finanza, due coniugi cinesi sono stati arrestati perchè avrebbero messo in piedi aziende fantasma, cioè sconosciute al fisco, specializzate nella produzione di pelletteria e nella gestione di ristoranti a Firenze e Prato. Aziende intestate, sempre secondo l’accusa, a prestanome e che operavano completamente al nero, per poi scomparire ed essere sostituite da altre.

In seguito agli accertamenti, la Guardia di Finanza di Firenze, oggi 12 dicembre, ha arrestato i presunti ideatori del sistema, definito “seriale”, una coppia di coniugi cinesi di 35 e 40 anni, residenti a Carmignano (Prato), finiti ai domiciliari in esecuzione di una misura di custodia cautelare disposta dal gip di Firenze. L’accusa è autoriciclaggio di somme di denaro derivanti da reati di natura tributaria, mentre l’evasione verso l’erario è stata quantificata in 4 milioni di euro.

Disposto anche il sequestro di beni mobili e immobili della coppia per 4 milioni di euro, tra cui quote societarie di un negozio di calzature di lusso a Prato, di un ristorante a Firenze, oltre a conti correnti e auto. L’inchiesta, coordinata dalla procura di Firenze, avrebbe rilevato che il denaro evaso, oltre a essere riciclato per finanziarie attività economiche a Firenze e Prato, veniva in parte trasferito in Cina, violando le norme antiriciclaggio. Le indagini sono partite nel 2009, a seguito di controlli di natura economico finanziaria, svolte anche attraverso intercettazioni telefoniche, verso alcune aziende gestite di fatto dalla coppia di coniugi arrestata.

 

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