Firenze, sicurezza: Duomo e San Lorenzo iniziano a far da sé, in attesa delle Autorità

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L’eccezionale afflusso di visitatori e di turisti in alcune basiliche fiorentine, in particolare Duomo, Santa Croce e San Lorenzo, ha indotto i Consigli e i Presidenti delle tre Opere interessate a preoccuparsi anche della sicurezza e della vigilanza per impedire atti di malintenzionati.
Non appena entrati in funzione i Consigli dell’Opera medicea Laurenziana e dell’Opera del Duomo (in ordine cronologico), i tre Presidenti Paolo Padoin, Luca Bagnoli e Irene Sanesi, su preciso input dell’ex prefetto, hanno preso in esame il problema della sicurezza in modo collegato, visto che trattasi di uno snodo essenziale per la vivibilità cittadina. Che coinvolge non solo le Chiese, ma anche le relative piazze e quartieri, sempre al centro di polemiche da parte di abitanti, e soprattutto di commercianti, per la scarsa attenzione delle Autorità.
In particolare il presidente Padoin ha fatto rilevare la scarsa attenzione riservata finora ai controlli degli ingressi della Basilica di San Lorenzo. In effetti chi entrava nel complesso monumentale trovava telecamere e metal detector dalla parte delle Cappelle medicee, niente dalla parte opposta, con il bel risultato che qualche malintenzionato avrebbe potuto entrare con qualche ordigno, anche piccolo, e causare così danni rilevanti non solo alla Basilica, ma anche alle adiacenti Cappelle. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato un progetto che comporta installazione di telecamere e ingressi sorvegliati, il progetto ha avuto il via libera di massima dal Comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica, ancora si attendono altre autorizzazioni.
Analoga situazione, più o meno, per il Duomo, che ha presentato un progetto complesso di sorveglianza esterna e interna, anche se nella Piazza la presenza di Forze dell’ordine e militari è infinitamente superiore rispetto a San Lorenzo (raramente si vedono presidi), nonostante le proteste degli abitanti di questo quartiere.
E allora Padoin e Bagnoli hanno deciso di partire, nel periodo delle festività, con una sorta di sicurezza fai da te, demandando a guardie giurate munite di scanner il controllo agli ingressi delle Chiese. Qualche coda in Duomo (i visitatori sono molto superiori), un po’ meno a San Lorenzo, ma la gente comprende che il tutto è fatto per la sua sicurezza.
In più l’Opera Medicea Laurenziana ha previsto, nel contratto con la società S4csrl, che la guardia giurata compia anche servizio di controllo degli spazi attigui alla Basilica, in modo da prevenire atti contro i beni inestimabili custoditi dal complesso e di fornire un segnale preciso ai commercianti e agli abitanti del quartiere. Mentre si attende l’intervento di altri, le Opere intanto fanno quello che è possibile con le loro forze, senza interventi esterni.

I due presidenti si sono poi consultati, confermando reciprocamente la collaborazione così ben iniziata, e si riservano di fare un bilancio del nuovo servizio alla fine del periodo della feste. Chissà che nel frattempo qualcuno si dia una mossa, dopo che è stato lanciato il sasso nello stagno.

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