Renzi (Leopolda): «Pari dignità con alleati e servizio civile obbligatorio». Berlusconi (Idee Italia): «Vincerà centrodestra. Di Maio ha fallito»

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Confronto a distanza, fra Matteo Renzi, che ha chiuso l’ottava edizione della Leopolda, a Firenze, e Silvio Berlusconi, che ha concluso Idee Italia, a Milano. Preceduto dall’annuncio dello speaker che ha detto di dover sbarrare i cancelli della vecchia stazione granducale fiorentina perchè c’era troppa gente dentro (rispondendo così all’accusa di una Leopolda disertata da vip e personalità), Renzi elogia Fassino per l’impegno nelle trattative a sinistra e lancia un messaggio agli alleati, assicurando pari dignità. «Basta litigare e basta con il congresso permanente. Siamo una squadra. Chi ci starà bene, chi non ci vuole stare avrà rispetto e non rancore perchè non facciamo politica con rancore». Prima di lui passerella di renziani doc: dal ministro Delrio alla Serracchiani, da Nardella a Federica Angeli e a Giachetti. Nessuna autocritica: tutta colpa di chi non ha capito la bontà dei mille giorni di Renzi a Palazzo Chigi.

RENZI – Colpa dei giornalisti? No: Renzi si schiera anche dalla parte di chi scrive, dichiarandosi solidale per gli attacchi subìti dalla stampa e per la testata di Ostia. Renzi: «Non siamo come Berlusconi che ogni volta che perde dà la colpa a qualcuno, noi quando perdiamo diciamo che abbiamo perso, M5s parlano di complotto ed invece quando si perde è perché gli italiani scelgono altri. Vi invito all’onestà intellettuale perchè se non guardiamo al passato non si è onesti sul futuro. Abbiamo perso la sfida ma la rifarei. Siamo qui ancora più forti di prima». E infine: «Tra pochi mesi comincerà la campagna elettorale, ammesso che si sia conclusa quella prima, ela prima proposta del Pd non sarà un bonus anche se noi li difendiamo, né un diritto anche se noi li difendiamo e li abbiamo estesi, ma il servizio civile obbligatorio per tutti i ragazzi del Paese». E dopo un’ora di comizio, Matteo Renzi si fa fotografare con un gruppo di millennials, protagonisti della kermesse fiorentina.

BERLUSCONI – A Milano, da Idee Italia, Silvio Berlusconi dichiara: «Se il centrodestra vincerà le elezioni, il prossimo governo avrà 20 ministri: 12 che vengono dalla società civile e solo 8 dalla politica: 3 di Forza Italia, 3 della Lega e due di Fdi. E dovremo fare spazio alla quarta componente del futuro centrodestra. E guardate, fra noi, nel centrodestra, non siamo concorrenti ma alleati. E come tali io sono contento dei voti che i nostri alleati prendono. Speriamo ne prendano il più possibile. Con loro non ci sarà bisogno di andare dal notaio, perchè si fa quando non ci si fida». Riguardo ai 5 stelle, «hanno un front man, Di Maio, con un faccino pulito ma che si è iscritto a legge ed ha fallito; si è iscritto a ingegneria ed ha fallito. Ha fatto solo lo steward al San Paolo per vedere gratis le partite del Napoli». Berlusconi parla per un’ora e venti, spaziando di argomento in argomento, non solo del programma (con l’eliminazione del bollo auto sulla prima macchina, la flat tax, l’aumento delle pensioni) e delle alleanze. Spiega del suo impegno internazionale per far finire la guerra fredda, quando riunì a Pratica di Mare il presidente americano Bush e Vladimir Putin nel 2002. E recita a memoria il sonetto dalle Rime di Dante «Guido, i’ vorrei che tu, Lapo ed io…».

Ernesto Giusti

 

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