«Un commento sulla situazione italiana? Se c’ero dormivo, profondamente». Scherza così Romano Prodi, a Parma per un incontro sulla situazione europea organizzato dal Circolo Il Borgo, ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulla politica interna e sul momento del Pd.
«Sì, è vero, non sono andato alla festa dei dieci anni perché in politica o si è dentro o si è fuori – ha detto Prodi – poi quest’anno ho fatto una riflessione: quando le candeline costano più della torta bisogna stare attenti. Sono 78 le candeline e bisogna stare attenti». Ma Berlusconi ne ha 82… «Ma lui ha la torta più grande – ha risposto l’ex leader dell’Ulivo – ed è tornato in campo alla grande».
«Viviamo un periodo dove ci sono delle bellissime prospettive, ma non si muove niente. Macron ha fatto dei bei programmi, ci sono state le elezioni tedesche, alcuni Paesi sono alla finestra – ha aggiunto Prodi – tutto è fermo e, secondo me, sino a gennaio, febbraio è difficile che si muova qualcosa. La vita è fatta così. Ma l’importante, prima di tutto, è che l’Europa ci sia, poi farà anche la politica». Sulle spinte indipendentiste, Prodi si è detto «parecchio preoccupato sulla Spagna dove sono stati fatti errori da entrambi i lati ed è mancato il dialogo, ma tutto questo non interferisce comunque sul disegno europeo, è un problema interno».
