Faccia scurissima, quella di Stefano Pioli quando arriva in sala stampa. Attacca la squadra, la critica aspramente per l’atteggiamento tenuto in avvio di ripesa. Afferma: «Non è possibile, dopo un primo tempo tutto sommato affrontato bene, rientrare in campo e cedere quasi subito. Non è questo ciò che voglio, non è questa la mentalità giusta. Contro una Roma di grandissimo spessore, l’atteggiamento giusto è quello di aggredire e non dare respiro. Dopo aver rimontato i due gol, ho visto quel tiro di Chiesa deviato dal portiere sul palo e ho pensato che potevamo far male a un grande avversario. Invece… ».
Di umore del tutto diverso, ovviamente, Eusebio Di Francesco. La sua è una Roma da record. In più ha scoperto un Gerson goleador, capace di aiutare la squadra pur non avendo giocato finora con continuità. L’allenatore della Roma dice: «Partita bella, vissuta ad alta intensità fin dall’inizio. Nel primo tempo sembrava avessimo il match in mano, ma la Fiorentina ha reagito: è davvero una buona squadra quella di Pioli, in alcune fasi ci ha messo alle strette e devo farle i complimenti. Questa trasferta mi faceva paura perché arrivavamo dalla grande vittoria con il Chelsea che poteva renderci appagati, invece l’abbiamo
approcciata come piace a me. Il lavoro più importante l’ho fatto nella testa dei calciatori e devo ammettere che tutti stanno sposando le mie idee – ha aggiunto – stiamo creando qualcosa. Con Gerson scommessa vinta? Lo seguivo già quando allenavo il Sassuolo. Ma i complimenti oggi li voglio fare anche
a Edin Dzeko: è andato a recuperare un pallone in difesa al novantesimo, questo è l’atteggiamento che voglio dalla mia squadra».
Ernesto Giusti