Manovra: aumenti agli statali, sarebbero salvaguardati gli 80 euro

Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterPrint this pageEmail this to someone

Marianna Madia aveva promesso che il Governo avrebbe fatto in modo che l’aumento di 85 euro lordi mensili concesso ai dipendenti statali dal 2018, non facesse perdere a un certo numero di loro il bonus netto da 80 euro al mese del governo Renzi. Le modalità di funzionamento del bonus da 80 euro prevedono che chi guadagna fino a 24 mila euro lo incassa pieno, poi decresce fino ad azzerarsi a 26 mila euro. Insomma, se un dipendente dello Stato sta a ridosso di queste soglie, l’aumento di 85 euro lordi avrebbe rischiato di far ridimensionare, o addirittura perdere, gli 80 euro netti. La soluzione è arrivata con la legge di Bilancio. Il governo avrebbe deciso di provare a percorrere la strada più semplice possibile per risolvere il problema. La decisione sarebbe stata quella di alzare le soglie massime del bonus Renzi, da 24 mila euro a 24.600 euro, e da 26 mila euro a 26.600 euro.

IL MECCANISMO: In pratica il funzionamento del meccanismo sarebbe abbastanza lineare. Per garantire agli statali gli aumenti medi di 85 euro al mese la legge di Bilancio stanzierebbe 1,65 miliardi aggiuntivi che porta la dote complessiva a decorrere dal 2018 a 2,85 miliardi. Secondo la relazione tecnica della manovra, questo allargamento della platea del bonus da 80 euro, dovrebbe avere un costo di circa 210 milioni. La Ragioneria generale dello Stato, però, non dà molte altre indicazioni. Secondo fonti vicine al dossier, la misura dovrebbe permettere di salvare il bonus a quasi tutti i 300 mila statali che l’Aran, l’Agenzia che siede al tavolo della trattativa con i sindacati, aveva calcolato avrebbero potuto perdere gli 80 euro a causa dell’aumento contrattuale da 85 euro lordi. Sempre secondo i conti fatti dall’Aran, per indennizzare questa platea di statali, sarebbero stati necessari circa 125 milioni di euro.

La norma inserita nella manovra, tuttavia, non riguarderebbe soltanto i dipendenti pubblici. Si applicherebbe anche ai privati. E del resto non poteva essere altrimenti, si sarebbe rischiata l’incostituzionalità. Significa che nei settori in cui si sono rinnovati i contratti privati, un certo numero di persone che hanno perso il bonus a causa degli incrementi contrattuali, potrebbero riaverlo. Di quanti lavoratori si tratti, al momento, non è dato saperlo. Ma in quella fascia ci sarebbero tra i 700 e gli 800 mila lavoratori, il che lascia aperto qualche dubbio sulle stime di copertura (forse insufficienti) inserite in manovra. Le elezioni sono alle porte e Renzi e Pd hanno un dannato bisogno di questi aiutini, come da tradizione.

Calendario Tweet

aprile 2024
L M M G V S D
« Mar    
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930