Terrorismo, Firenze: Scoppio del Carro blindato. Pasqua 2016 con cani antiesplosivo e tiratori scelti. Orari e programma

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Sarà uno Scoppio del Carro blindato, quello della Pasqua 2016. L’allarme terrorismo non risparmia nemmeno la tradizione più cara di Firenze. Cani antiesplosivo e tiratori scelti saranno impiegati per garantire la sicurezza. La manifestazione, precisano il prefetto Alessio Giuffrida e il questore Raffaele Micillo, si svolgerà regolarmente senza cambi di programma. Ma unità cinofile saranno impiegate nelle prime ore della mattina di Pasqua per bonificare l’area prima della manifestazione. Tra la folla saranno presenti numerosi agenti, anche in borghese. Sul posto anche gli artificieri della polizia e personale della scientifica. Le immagini dell’evento, riprese dalle telecamere di sorveglianza, saranno visionate in tempo reale dal personale nella cabina di regia allestita nella sala operativa della questura, aumentato per l’occasione. Non sono previsti controlli con barriere agli accessi della piazza, che saranno comunque sorvegliati dalle forze dell’ordine con specifici servizi di osservazione volti a individuare persone sospette.

TRADIZIONE – In ogni caso, la mattina di domenica 27 marzo, Pasqua, si rinnoverà la tradizione dello «scoppio del carro». Nonostante gli attentati di Bruxelles, Firenze non rinuncia alla sua meravigliosa tradizione. Non mancherà la sorveglianza, come del resto avviene tutti i giorni, con i gipponi dei militari a presidiare Duomo, Campanile di Giotto e Battistero. Ma lo Scoppio del Carro andrà avanti, con i suoi simboli legati al volo della Colombina. E prima ci sarà il sorteggio delle partite del Calcio in costume, con il sacchetto di velluto contenente le uova dei 4 colori dei quartieri in lizza: Bianco di Santo Spirito, Azzurro di Santa Croce, Verde di San Giovanni, Rosso di Santa Maria Novella.Il Brindellone, scortato da armati, musici e sbandieratori del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, si muoverà dal piazzale del Prato, trainato da quattro buoi infiorati, per arrivare in Piazza del Duomo, dove sarà collocato nello spazio fra il Battistero e la Cattedrale.

PAZZINO – L’origine del carro è legata a Pazzino de’ Pazzi e alla sua partecipazione alla crociata del 1099, conclusasi con la temporanea conquista del Santo Sepolcro. In quella circostanza all’esponente della famiglia fiorentina furono consegnati, come premio per il coraggio dimostrato, tre frammenti del Santo Sepolcro (ora custoditi nella chiesa romanica dei Santi Apostoli) che Pazzino portò a Firenze e che da allora furono utilizzati come pietra focaia per accendere i fuochi che nel periodo pasquale simboleggiano la Resurrezione. Alcuni storici, primo fra tutti il professor Franco Cardini, sostengono che Pazzino non sarebbe mai esistito perché non sono rimaste testimonianze. Ma Eugenio Giani, già assessore alle tradizioni del comune di Firenze e oggi, marzo 2016, presidente del Consiglio regionale della Toscana, sostiene che la spiegazione per la mancanza di documenti è logica: dopo la congiura de’ Pazzi, Lorenzo Il Magnifico fece distruggere ogni cosa che appartenesse alla famiglia Pazzi. La damnatio memoriae, appunto. Per questo non sarebbe rimasto nulla nemmeno della mitica spedizione di Pazzino in Terra Santa alla Prima crociata.

COLOMBINAAlle ore 11, nel corso della Messa, al momento del canto del Gloria, sarà dato fuoco alla miccia della colombina che, sibilando, andrà ad incendiare i mortaretti e i fuochi d’artificio disposti sul carro. Per secoli sono stati tratti auspici dal volo della Colombina che dall’altare maggiore del Duomo raggiunge il Carro provocandone lo scoppio; dall’andamento di quella corsa si è sempre fantasticato su come si sarebbe presentata nelle campagne l’imminente stagione dei raccolti.

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VIGILIA – Le celebrazioni pasquali in realtà iniziano già il giorno della vigilia, sabato 26 marzo, alle 20,45, quando il Gonfalone della città sarà trasferito da Palazzo Vecchio alla vicina chiesa dei Santissimi Apostoli dove, alle 21, saranno prelevate le pietre del Santo Sepolcro lì custodite. Le pietre vengono poi portate in Duomo per procedere alla cerimonia solenne dell’accensione del fuoco, simbolo della Resurrezione.

 

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