Firenze: le voci degli arbitri al corso sul Var di Ast e Ussi. Stretta di mano fra Antognoni e Nicchi

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Le voci registrate degli arbitri, lo scambio d’informazioni fra direttore di gara e addetti al Var (Video assistant referee), perfino il momento nel quale non venne concesso il rigore alla Juventus nella partita con la Fiorentina (Mandzukic atterrato fuori area e non dentro) sono stati fatti ascoltare, per la prima volta, dal designatore arbitrale, Nicola Rizzoli, e dal presidente Aia, Marcello Nicchi, ai giornalisti che hanno partecipato al seminario con crediti formativi, organizzato dall’Associazione stampa toscana e dall’Ussi della Toscana nella Sala del Gonfalone del Consiglio regionale. E non è mancata una stretta di mano di reciproca stima fra Nicchi, Rizzoli e Giancarlo Antognoni, ex campione del mondo ora dirigente della Fiorentina, che all’inizio del campionato aveva criticato arbitri e Var. Introdotto da Sandro Bennucci, presidente Ast (e direttore di Firernze Post) moderatore del seminario, e da Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale, Nicchi ha rivendicato con orgoglio il primato dell’Italia, all’avanguardia del mondo arbitrale per essere stata scelta dall’International Board della Fifa quale nazione sperimentatrice del nuovo corso tecnologico.

Rizzoli, all’inizio della sua esperienza da designatore dopo una carriera che lo ha visto premiato più volte come miglior fischietto del mondo, ha indicato le modalità e i casi nei quali entra il gioco il Var, l’arbitro che controlla sugli schermi le azioni di gioco e aiuta il collega in campo a correggere eventuali errori nei seguenti casi: gol, rigori, rossi diretti e scambi di identità fra giocatori. Rizzoli ha mostrato alcuni casi delle prime partite di campionato, ha fatto ascoltare le voci di Var e arbitri e i loro scambi di opinioni su alcuni episodi cruciali, contribuendo a spiegare il funzionamento di questo strumento tecnologico e umanizzando anche il lavoro degli arbitri.

All’incontro, fortemente voluto da Franco Morabito, presidente Ussi della Toscana, hanno partecipato oltre 60 giornalisti sportivi toscani appartenenti a varie generazioni: da Raffello Paloscia, mitico capo della redazione sportiva de La Nazione negli anni ’70 e ’80 fino ai più giovani cronisti delle radio, delle televisioni e dei siti web. Presente anche Il presidente dell’Ussi nazionale, Luigi Ferrajolo, che ha ringraziato Nicchi e Rizzoli per il loro prezioso contributo, riconoscendo all’Aia gli sforzi per una sempre maggiore trasparenza e credibilità e ha anche annunciato un focus sulla recente decisione del New York Times sul codice di comportamento dei suoi giornalisti sui social network.

 

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