Maltempo,Toscana: allerta arancione resta a Siena, Arezzo e Grosseto

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Cambiano le previsioni, arrivano nuove indicazioni. La sala operativa della Protezione civile regionale comunica la cessazione anticipata dell’allerta con codice arancione con passaggio al codice giallo per rischio idrogeologico-idraulico su reticolo minore e al codice verde per rischio temporali forti per le zone della fascia settentrionale e centrale della Toscana nelle province di Firenze, Prato, Pistoia, Pisa e Livorno. Resta invece confermato il codice arancione per i rischi temporali forti e idrogeologico-idraulico reticolo minore, fino alle 13 di oggi, per tutte le zone della fascia meridionale ed orientale della regione nelle province di Grosseto, Arezzo e Siena.

Le piogge a carattere temporalesco previste ieri nell’allerta di codice arancione per le prime ore di oggi, si sono effettivamente registrate durante la notte e risultano ancora in atto nella fascia centro meridionale della Regione. In particolare la porzione di territorio posta a sud del fiume Cecina sulla costa e, procedendo verso l’interno, le province di Siena ed Arezzo, sono state investite da temporali anche intensi (con piogge superiori a 50 mm in 1 ora) ma che non sono risultati persistenti. I cumulati massimi di pioggia registrati finora, a partire dall”inizio dell”allerta, sono di poco superiori a 70 mm nelle ultime 12 ore. Ferme restando le indicazioni delle amministrazioni comunali si ricorda, in via generale, la necessità di evitare durante l”allerta ambienti all”aperto o zone esposte al rischio quali corsi d”acqua, creste di monte, rive del mare e di laghi, zone depresse nonché, in caso di evento, la necessità di cercare riparo in luoghi chiusi evitando comunque scantinati e locali al di sotto del piano di campagna. Mantenersi a distanza quanto più possibile da pali, alberi e tralicci con tensione, evitare di attraversare ponti che sono interessati da una piena del corso d”acqua, e spostarsi in auto solo per quanto strettamente necessario, non utilizzando sottopassaggi. In uno scenario caratterizzato da incertezza previsionale, con temporali da codice arancione sono previsti fenomeni pericolosi per l’incolumità delle persone, in grado di causare disagi anche prolungati e danni consistenti su aree anche estese.

Saranno possibili gli effetti riconducibili al rischio idrogeologico-idraulico reticolo minore, che potrebbero verificarsi in maniera repentina ed improvvisa. A causa delle violente raffiche di vento, possibili ulteriori effetti tra cui ad esempio, rottura di rami e/o caduta di alberi, caduta di tegole, danni alle strutture provvisorie e/o agli edifici, abbattimento di pali, segnaletica e impalcature, trasporto di materiale, disagi e/o interruzione della viabilità e danneggiamenti alle reti di distribuzione di servizi (tra cui telefonia ed elettricità) con conseguenti interruzioni. Nel caso in cui si verifichino grandinate, possibili danni alle colture agricole, alle coperture degli edifici e agli automezzi. Infine a causa delle fulminazioni, possibili danneggiamenti agli edifici, alberi e alle reti di distribuzione di servizi (tra cui telefonia ed elettricità) e eventualmente l”innesco di incendi in aree boschive.

Rischio idrogeologico da codice arancione: possibilità di fenomeni diffusi di instabilità di versante, localmente anche profonda, in contesti geologici particolarmente critici. Frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango. Possibilità di significativi ruscellamenti superficiali, anche con trasporto di materiale, e di aperture di voragini per fenomeni di erosione. Possibilità di innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d”acqua minori, con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, etc.). Possibili allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno lungo vie potenzialmente interessate da deflussi idrici e danni e allagamenti a singoli edifici o centri abitati, infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali esposti ai suddetti fenomeni; possibili interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvie a valle di frane e colate di detriti in zone depresse in prossimità del reticolo idrografico. Possibili danni alle opere di contenimento, regimazione e attraversamento dei corsi d”acqua; possibili danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali situati in aree inondabili; possibili criticità connesse a cadute massi in più punti del territorio.

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Gilda Giusti

 

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