Fiorentina squillante: 0-5 a Verona. Sblocca Simeone, Chiesa trascina

Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterPrint this pageEmail this to someone

Brava Fiorentina, bravo Pioli e bravi i giocatori: praticamente tutti. Netta e squillante, la vittoria a Verona. Ma non un successo rabbioso, dopo lo smacco delle prime due giornate. I tre punti arrivano con una partita quasi perfetta, vinta già nei primi minuti grazie a una buonissima impostazione in campo e alla determinazione delle punte. Simeone che sblocca, Thereau che raddoppia su rigore (tirato benissimo, pallone da una parte e portiere dall’altra) dopo un contropiede fulminante di Chiesa atterrato dal portiere in vana uscita. Determinanti i due mediani, Badelj e Veretout, al quale ha dato spesso una mano Benassi, arretrando spesso sulla loro linea e cambiando il modulo. Chiesa è rimasto spesso solo a fare il trequartista centrale. Con Thereau più avanzato, quasi al fianco di Simeone. Firmato da Astori il terzo gol. Mentre il quarto, nella ripresa, è stato determinato da una magistrale punizione di Veretout. Complimenti! E il quinto? Sigillato da Gil Dias (subentrato a Chiesa) su bel servizio del connazionale Bruno Gaspar. Che dire? Fiorentina quasi perfetta. Favorita da un Verona sbilanciato e anche sfortunato. Ora bisogna insistere. In casa contro il Bologna, sabato prossimo. Eppoi, perchè noi, mercoledì 20 sul campo della Juve. Basta non deconcentrarsi e correggere qualche errore. Sportiello, per esempio, è risultato fuori dal coro per alcune uscite goffe e avventate. Occhio portiere. E la proprietà? Se i Della Valle vogliono fare un gesto verso la città e la tifoseria viola (il sindaco Nardella non può essere il loro portavoce) si facciano avanti ora per rilanciare un progetto. Perchè dopo, con una Fiorentina magari in crescita, potrebbe essere tardi e rischierebbero di non essere credibili, né creduti: gli potrebbe essere rimproverato di voler sfruttare l’eventuale contingenza favorevole.

La gioia di Simeone dopo il primo gol nella Fiorentina

SIMEONE – Pioli non cambia modulo, anche se ha un trequarista falso: Thereau, più vicino a Simeone che a Chiesa. Indietro, contrariamente alle previsioni, Pioli dà fiducia a Gaspar, lasciando in panchina Laurini. Ma pronti via e viola in vantaggio: è il 2′, Veretout apre per Benassi, che porta la palla in avanti e calcia da fuori area. Nicolas respinge male, ossia proprio sui piedi del Cholito Simeone che, a porta vuota, con il portiere a terra, la mette dentro. Pasticcio difensivo veronese, ma brava la Fiorentina ad approfittarne subito.

Thereau esulta dopo il primo gol, segnato su rigore, per la Fiorentina

THEREAU – Ma non basta. Viola in avanti con una bellissima azione di contropiede di Chiesa, esce Nicolas a valanga, lo travolge in area e provoca il rigore. Batte Thereau che spiazza il numero uno veronese. Zero a due. E’ il 9′. Primo gol del bomber francese con la maglia della Fiorentina. Roba da stropicciarsi gli occhi. Dopo due giornate di campionato da piangere, ecco una squadra nuova brillante, cinica, capace di imporsi subito. Al 15′ grande azione di Chiesa, palla per Simeone che buca da destra, entra in area, tira, purtroppo con mira difettosa. Lo imita poco dopo Veretout: Nicolas stavolta devia. Il Verona non riesce a rientrare in partita. I 1500 tifosi viola saliti al Bentegodi esultano, ebbri di gioia. Finalmente la Fiorentina c’è. Finalmente!

I tifosi della Fiorentina al Bentegodi di Verona: festoso ritorno a casa

ASTORI – Ed è come una corsa in discesa. Il Verona è in netta difficoltà. Anche Caceres, che doveva venire in viola dopo le glorie juventine (ma che pretendeva troppo d’ingaggio) è sbalestrato. Al 24′ terzo gol della Fiorentina. Angolo di Badelj, pallone a centro area, Astori sbuca da dietro, tocca di esterno sinistro e infila ancora Nicolas. Zero a tre. Incredibile ma vero! Fiorentina aggressiva e determinata, soprattutto brava a non sbagliare quasi niente e a annichilire i gialloblù con un’azione incisiva e inarrestabile. Pecchia cerca di richiamare i suoi, li invita a non perdere la calma e a non abbattersi: in questi casi è facile prendere la ballata. I viola non affondano: comandano il gioco limitandosi a un efficace palleggio. Però c’è chi perde la calma: Simeone butta via il pallone ad azione ferma e si arrabbia con l’arbitro che lo ammonisce. Calma Cholito: babbo Diego non ti ha spiegato che gli arbitri vanno blanditi? Badelj e Veretout presidiano bene la metà campo, non concedono nulla agli avversari. Chiesa fa il trequartista e non l’esterno. Tutte le azioni pericolose passano attraverso i suoi piedi. Benassi arretra spesso fra i mediani. Pioli non lo ammetterà, però io vedo non un 4-2-3-1, ma un un 4-3-2-1, se non addirittura un 4-3-1-2- visto che Thereau sta spesso vicino a Simeone.

Leggi anche:   Campi Bisenzio, Teatrodante Carlo Monni: “Forza venite gente”, musical su san Francesco per la biblioteca al luvionata

AMALGAMA – Finisce il primo tempo con un vantaggio sontuoso per la Fiorentina. Che ha manifestato cinismo e precisione e anche – almeno mi è sembrato – una nuova coesione. Non è più l’armata Brancaleone delle prime. due partite. Si vede l’amalgama. L’hanno comprato, come suggeriva di fare il vecchio presidente del Catania, l’imprenditore Massimino? La verità è che Pioli può aver sfruttato utilmente la sosta per mettere insieme una squadra che non ha potuto fare né ritiro, né un minimo di preparazione. In avvio di ripresa, doppio cambio nel Verona: escono Ferrari e Suprayen, entrano Kean e Romulo, vecchia conoscenza viola. E proprio Romulo (3′) serve Buchel che impegna Sportiello in una goffa deviazione in angolo. Così come Kean (12′) calcia alto da ottima posizione. Il Verona cerca di riaprire la partita, ma la cerniera di centrocampo della Fiorentina – Benassi-Veretout, supportati da Benassi – tiene bene e i viola resistono senza eccessivo batticuore all’affannosa manovra gialloblù.

VERETOUT – Chiesa viene messo giù (16′), quasi brutalizzato al limite dell’area. Punizione di Veretout: il francese pennella un pallone preciso, potremmo definirlo una magìa, che finisce all’angolino alto, alla destra di Nicolas, stavolta impotenta. Zero a quattro. Fiorentina sul velluto. Pioli dà spazio anche agli altri titolari: esce Chiesa (fra gli applausi e l’abbraccio dell’allenatore) ed entra Gil Dias. Poi è Thereau (molto buono il suo debutto, finalmente uno che sappia tirare i rigori dopo i disastri dal dischetto dell’anno passato…) che lascia il posto a Babacar.

GIL DIAS – Finale senza scosse? Macchè! La Fiorentina non si limita ad amministrare il gioco. Solo Sportiello continua con qualche goffaggine: dovrà migliorare. Babacar sfiora il gol di testa e sulla respinta del portiere c’è bella rovesciata volante di Pezzella che ricorda quelle di Gonzalo. Poi Gaspar serve il connazionale portoghese Gil Dias, che s’inserisce bene (44′) e infila il pallone fra le gambe del povero Nicolas. Zero a cinque. Si spera. E ora? Obbligatorio insistere: prima con il Bologna in casa, sabato prossimo, e, possibilmente, con un colpaccio (pretendo troppo?) mercoledì 20 settembre a Torino con la Juve. Bravo Pioli: devi continuare. Sapendo che non tutte le squadre posono essere ingenue come il Verona. Con i tifosi gialloblù che non si abbattono: e gridano a Pecchia di portarli in Europa. Bravi tifosi scaligeri, gemellati con quelli viola, a certe sconfitte si reagisce così. Con gioiosa ironia.

Sandro Bennucci

 

Calendario Tweet

maggio 2024
L M M G V S D
« Apr    
 12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031