Firenze: il Museo Zeffirelli diventa realtà. Nell’ex tribunale che ospita la casa delle arti e dello spettacolo

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Dopo anni d’attesa, di passi in avanti e indietro e di sindaci che si sono succeduti (prima Leonardo Domenici, poi Matteo Renzi, quindi Dario Nardella) arriva il passo decisivo per il museo di Franco Zeffirelli nell’ex tribunale di piazza San Firenze. E’ una storia lunga, che ho raccontato capitolo per capitolo, prima su La Nazione, e successivamente su Firenze Post. Una storia alla quale si può dare finalmente un titolo: Firenze avrà l’eredità di Zeffirelli. Un’eredità dedicata all’arte dello spettacolo: teatro, cinema, sceneggiature. Il Museo nascerà con sala concerti, biblioteca, ma anche bookshop e spazi per laboratori, formazione e ricerca. L’inaugurazione, a quanto pare potrebbe essere fissata a metà luglio.

LA CASA – Il piano è stato presentato dalla Fondazione Franco Zeffirelli, concessionaria di una parte dell’immobile per la realizzazione del Centro internazionale delle arti e dello spettacolo, indicato per accogliere l’immenso patrimonio culturale del regista. Il piano riguarda la porzione del complesso (10 mila metri quadrati nel cuore della città) che ospitava l’ex tribunale di Firenze e prevede interventi di restauro e risanamento conservativo per mantenere in efficienza l’immobile, senza alterarne la caratterizzazione storica. La Fondazione Franco Zeffirelli occuperà il piano terra e il primo piano. Le opere previste sono finalizzate al recupero funzionale e necessarie all’adattamento alle nuove esigenze e funzioni ammesse, incluso il riordino del sistema impiantistico.

CONCERTI – L’accesso principale è su piazza San Firenze in corrispondenza dell’ingresso esistente, collegato sia ai locali al piano terra che a quelli dei piani superiori attraverso lo scalone. Al piano terra spazi di rappresentazione con la sala concerti, servizi, bookshop, somministrazione, aule formazione/didattica, archivio biblioteca e laboratorio di ricerca; al piano primo spazi con funzioni amministrative, archivio/museo e sale espositive. Ai piani secondo e terzo spazi dedicati a laboratori, formazione e ricerca. Nel piano di recupero, è prevista una destinazione d’uso direzionale comprensiva delle attività private di servizio per il 95% della superficie utile lorda di progetto, pari a 10.727 mq; e un 5% di destinazione d’uso commerciale relativa alle medie strutture di vendita (è ammessa una flessibilità del 5% di trasferimento da una destinazione all’altra).

FIORENTINO – Nel luglio 2015 il Comune di Firenze ha assegnato in concessione a titolo oneroso alla Fondazione Franco Zeffirelli Onlus, per la durata di 29 anni, la porzione del complesso monumentale di San Firenze del piano terra e piano primo per la realizzazione del Centro internazionale delle arti e dello spettacolo. Come previsto dal contratto di valorizzazione del luglio 2016, la Fondazione ha presentato il piano di recupero per l’intero immobile attivando la relativa scheda del regolamento urbanistico. Firenze è stata lenta, ma alla fine è arrivata al traguardo. Grazie all’amore di Franco Zeffirelli per la sua città. Visto Londra, Mosca, New York, la stessa Roma e perfino le capitali di alcuni stati arabi si erano messe in corsa per conservare il patrimonio artistico di Zeffirelli. Che ha scelto di restare fiorentino per sempre.

Sandro Bennucci

 

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