Proroga per due anni dell’amministrazione straordinaria per Aferpi, e redditi bloccati per i lavoratori fino a fine 2018: questi i principali contenuti dell’Addendum al contratto del 2015 siglato oggi al ministero dello Sviluppo economico con il gruppo Cevital. La soluzione trovata da Roma al problema dei livelli di reddito dei lavoratori, evidenziato nei giorni scorsi, è la prosecuzione dei contratti di solidarietà in vigore.
L’Addendum contiene l’impegno di Cevital/Aferpi, a individuare, entro il 31 ottobre 2017, una partnership per la parte siderurgica del Progetto Piombino o a presentare, nello stesso termine, un piano industriale con evidenza delle fonti di finanziamento certe. Un’eventuale violazione di quanto inserito nell’Addendum su questi punti «costituirebbe – si legge – grave inadempimento di Aferpi e quindi causa di risoluzione», così come violazioni sulle tempistiche di ripresa produttiva.
Il documento siglato oggi, infatti, sancisce anche l’impegno di Aferpi a riprendere l’attività produttiva con le tempistiche del Piano di Azione. Per la parte siderurgica la scadenza per la ripresa dell’attività di laminazione è ad agosto 2017 per le rotaie e ad ottobre per barre e vergella. Per il piano di liberazione aree c’è un termine per gli smantellamenti di impianti piccoli con fine lavori a settembre 2017 e l’assegnazione degli ordini entro ottobre 2017 per lo smantellamento di grandi impianti, con la fine lavori nell’ottobre 2019. È prevista poi la verifica ad ottobre 2017 sull’emissione degli ordini e successivamente ogni sei mesi a partire da gennaio 2018. Quanto alla parte Logistica e Agroalimentare, Aferpi si impegna a presentare le relative proposte operative entro sei mesi dalla approvazione del Piano siderurgico.
