Con un comunicato ufficiale il ministero di Giustizia ha dato notizia della conclusione delle prove scritte e dei loro esiti per il concorso a 800 posti di assistente giudiziario, già implementato di ulteriori 400, svolte presso la fiera di Roma dal 26 al 28 giugno. Il ministero ricorda inoltre che le prove scritte sono state il seguito delle prove preselettive effettuate dall’8 al 24 maggio.
E poi tiene a magnificare la procedura seguita, che in realtà ha causato qualche problema di gestione: «grazie all’innovativa gestione informatizzata dell’intera fase concorsuale, nonché alla collaborazione anche con altre istituzioni, si è arrivati in un mese e mezzo a chiudere interamente due delle tre fasi del concorso – si legge in una nota di via Arenula – Dalle 308.385 domande si è così pervenuti ad una selezione di circa 5.900 candidati che hanno raggiunto il punteggio minimo per l’accesso al colloquio orale che rappresenta la fase finale del concorso. Nei prossimi giorni la Commissione stenderà la graduatoria, con relativi punteggi, degli ammessi al colloquio orale». L’età media di coloro che sono stati ammessi è piuttosto giovane: il 28% si colloca tra i 19 anni e i 30 e il 62% nella fascia di età post universitaria tra i 24 e 34 anni. Un 20% dei candidati supera i 40 anni.
Quanto alla provenienza, il 22,3% di coloro che sono stati ammessi viene dalla Campania, il 21,6% dalla Sicilia, l”11,9% dalla Puglia, il 9,7% dal Lazio e l”8,5% dalla Calabria.
Oltre 500 sono invece le persone che hanno raggiunto il punteggio minimo per l’acceso agli orali in possesso di requisiti per i quali il bando ha previsto l’attribuzione di titoli aggiuntivi: il reale possesso di tali titoli verrà controllato dalla Commissione ma, sottolinea ancora la nota, ovviamente questo è motivo di soddisfazione per il Ministero, considerato che tali titoli sono stati conseguiti a seguito di tirocini e stage formativi presso gli uffici giudiziari.
Il profilo di Assistente giudiziario riveste un ruolo essenziale per il funzionamento degli uffici giudiziari e per l’assistenza ai magistrati sia nei tribunali che nelle procure. Un ruolo nel quale c’è una delle maggiori carenze di organico (circa 2.000 le vacanze ad oggi).
