C’è Giaconi per l’Agci (e per l’Alleanza)

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Una riconferma che prelude alla presidenza protempore dell’Alleanza delle Cooperative in Toscana, in arrivo il 6 luglio per la Festa regionale della Cooperazione a Pistoia: Alessandro Giaconi (nella foto) è stato rieletto ieri, e per i prossimi tre anni, presidente regionale dell’Agci, la centrale cooperativa che in Toscana conta 350 coop per circa 5.400 addetti in totale. Secondo il principio della rotazione adottato dall’Alleanza, succederà a Roberto Negrini (Legacoop), il quale aveva ricevuto il “testimone” da Claudia Fiaschi (Confcooperative).
Giaconi sarà affiancato da Filippo Panti nelle vesti di vicepresidente, in un ufficio di presidenza che comprende anche Antonella Sacchetti, Lorenzo Tamburini, Luana Calvani, Piercarlo Alberti, Carlo Scarzanella, Federico Pericoli. Il rinnovo degli organi dirigenti è avvenuto all’assemblea congressuale convocata a Firenze, con un titolo (“Nessuno tocchi la vera cooperazione”) chiaramente riferito ai casi di malaffare che hanno riguardato alcune cooperative negli ultimi anni, e da cui il mondo della cooperazione vuole prendere le distanze con energia.
Per il presidente rieletto la mission è dunque «riconquistare e mantenere la fiducia e il consenso nei confronti della cooperazione, a partire dai nostri associati, svolgendo il nostro lavoro con umiltà e passione, competenza e determinazione; ed escludendo dall’Albo le cooperative verso le quali si fossero accertati comportamenti esecrabili».
Rettitudine, onestà, trasparenza, partecipazione e inclusione i valori a cui fare riferimento: «Abbiamo voluto creare uno spartitraffico tra certa cooperazione – ha aggiunto Giaconi – che si è guadagnata la cronaca nera delle testate dei media dei giornali con quella che invece è sempre e comunque la cooperazione a cui noi ci vogliamo fare riferimento».
I valori cooperativi sono stati richiamati nei saluti istituzionali di Sara Funaro, assessore al Welfare del Comune di Firenze, e Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio: «Le aziende funzionano nella misura in cui condividono valori e non reddito», ha detto quest’ultimo, affermando che «stiamo cercando di importare nelle nostre imprese i valori che voi avete coltivato».

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