Sostegno alle PMI per acquisire servizi per l’innovazione

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Forma di contributo
Voucher

In cosa consiste

Sostegno all’acquisto di servizi/attività attività innovative previste nel “Catalogo”. Per ogni tipologia di impresa e di attività innovativa viene indicata la spesa massima ammissibile e l’intensità massima dell’agevolazione.
Bando A) Sostegno alle MPMI per l’acquisizione di servizi per l’innovazione;
Bando B) Sostegno a progetti innovativi strategici o sperimentali

Beneficiari
BANDO A
Micro, piccole imprese e medie imprese in forma singola o associata ATS, ATI, Reti d’imprese, Consorzi esercenti attività economica nel settore manifatturiero e del turismo, commercio ed attività terziarie.
In caso di Consorzio Società consortile e Rete soggetto oltre al codice ATECO di questi è richiesto il rispetto del codice ATECO delle imprese consorziate/aderenti alla rete (almeno tre MPMI con sede legale o unità locale all’interno del territorio regionale) che partecipano alla realizzazione del progetto.
BANDO B
Micro, piccole imprese e medie imprese con le stesse caratteristiche del bando A ma solo in forma associata (almeno tre MPMI) ATS, ATI, Reti d’imprese, Consorzi esercenti attività economica nel settore manifatturiero e del turismo, commercio ed attività terziarie (Rif DGR 643/2014).

Scadenza
Fino ad esaurimento delle risorse. La domanda deve essere redatta esclusivamente on-line tramite
https://sviluppo.toscana.it/bandi

Programmi di investimento ammissibili

Bando A) agevola l’acquisto di tutte le tipologie di servizi elencati nel Catalogo.
Il progetto può prevedere anche la combinazione di due tipologie di servizi previsti nel “Catalogo” ma la spesa massima ammissibile non può essere superiore ad €100.000,00.
Il costo totale del progetto presentato non deve essere inferiore a € 15.000,00.
Bando B) agevola l’acquisto di soltanto due combinazioni di servizi elencati: combinazione dei servizi di cui ai punti: A.1, A2, B1.3, B2.2, B2.3 e B2.6; e combinazione dei servizi di cui ai punti: B3.1 , B3.2, B2.1, B2.2, B2.3 e B2.5 di cui al Catalogo seguente.
Spesa totale ammissibile superiore ad € 40.000,00 ed una spesa massima ammissibile per ciascuna
impresa partecipante non superiore ad €100.000,00.
Più punti, in sede di valutazione del progetto, per Progetti presentati da imprese aventi unità locali nelle aree riconosciute da provvedimento statale o regionale in condizioni di “crisi complessa e/o socio economica” nonchè di particolare rilevanza ambientale o in territori svantaggiati e aree interne.
I progetti di investimento devono essere conclusi entro 18 mesi a partire dalla data di pubblicazione sul BURT del provvedimento di concessione dell’aiuto.

Spese non riconosciute come ammissibili
Esempi di spese non ammissibili: consulenza specialistica rilasciata da titolari, amministratori, soci e
dipendenti dell’impresa, da imprese la cui titolarità sia riconducibile, ai titolari, amministratori, soci e
dipendenti dell’impresa; da società il cui capitale sociale o le cui quote siano detenute da soci o amministratori dell’impresa beneficiaria; eventuali partner o imprese fornitrici che fanno parte dello
stesso gruppo; spese fatturate tra partner del medesimo progetto.

Entità del progetto
Bando A) Il costo ammissibile del progetto deve variare tra euro 15.000,00 e 100.000,00.
Bando B) Il costo ammissibile del progetto deve ammontare ad almeno euro 40.000,00 e max euro
100.000,00 per impresa.

Intensità dell’agevolazione
Bando A
Sono previste le seguenti casistiche di incremento dell’intensità d’aiuto :
– se a seguito della realizzazione di attività relativa all’Area A.“Servizi qualificati di accompagnamento”
(vedi riferimento alla tipologia di servizi da “Catalogo”), vengono attuate, mediante presentazione di successivo progetto, attività relative all’Area B.“Servizi qualificati specializzati di consulenza e sostegno all’innovazione”, l’impresa può richiedere un’integrazione dell’intensità d’aiuto sul progetto di tipologia A, nella misura massima del 100% delle spese rendicontate su tale servizio;
– un incremento dell’intensità d’aiuto del 30% dell’investimento ammesso laddove i servizi qualificati di accompagnamento tipologia A2 “Studi di fattibilità” vengono attivati per la partecipazione ad iniziative europee per la ricerca e per l’innovazione;
– nel caso dell’attivazione, nell’ambito dei servizi di certificazione avanzata (tipologia B2.4) di Sistemi
di Gestione Integrati è prevista una maggiorazione dell’intensità dell’aiuto del 20%;
– per le imprese localizzate nel territorio interessato dal progetto regionale di Parco Agricolo della
Piana è prevista una maggiorazione dell’intensità d’aiuto del 10%.
Inoltre è prevista una maggiorazione dell’intensità d’aiuto del 20% nel caso di acquisizione di
servizi di:
– “Ricerca contrattuale” (tipologia B1.6) e “Laboratori per prove e test” (tipologia B1.4) presso O.R. e soggetti aderenti al “progetto laboratori” inseriti nel repertorio regionale (Rif. Decreto n.4819 del 27-10-2014 e s.m.i. il cui elenco è stato approvato con decreto 5155 del 28/10/2015 e s.m.i.);
– “Incubazione” (tipologia B4.1) se il fornitore risulta accreditato/riconosciuto nel sistema d’incubazione
regionale
L’intensità d’aiuto non può comunque superare il 50% dei costi ammissibili nel caso di:
a) costi per l’ottenimento, la convalida e la difesa di brevetti e altri attivi immateriale
b) costi per la messa a disposizione di personale altamente qualificato da parte di un organismo di ricerca e diffusione della conoscenza o di una grande impresa che svolge attività di ricerca sviluppo
ed innovazione in una funzione di nuova creazione nell’ambito dell’impresa beneficiaria e non sostituisca altro personale.
BANDO B
Intensità dell’aiuto è pari al 60% per la media, 70% per la piccola ed 80% per la microimpresa.
Maggiorazione dell’intensità d’aiuto del 10% è prevista per le imprese localizzate nel territorio interessato dal progetto regionale di Parco Agricolo della Piana di cui alla DCR 61/2014 e s.m.i.

Atti e contatti
– Bando A) Decreto 12801 del 28 novembre 2016 Sostegno alle MPMI per l’acquisizione di servizi per l’innovazione (cd microinnovazione) corrispondenti a quelli individuati nel Catalogo dei servizi avanzati e qualificati per le imprese toscane approvato con decreto n. 1389 del 30/03/2016 (di seguito “Catalogo”) – Approvato con decreto n.11429 del 27/10/2016 e pubblicato sul BURT n.46 del 16/11/2016 successivamente integrato con decreti 12403/2016 e 12801/2016
– Bando B) Decreto n. 12804 del 28 novembre 2016 Sostegno a progetti innovativi di carattere strategico o sperimentale che prevedono l’attivazione di specifiche combinazioni di tipologie di servizi contenuti nel “Catalogo” aventi carattere strategico o sperimentale e destinato esclusivamente ad aggregazioni d’imprese – Approvato con decreto n.11430 del 27/10/2016 e pubblicato sul BURT n.46 del 16/11/2016 successivamente integrato con decreti 12404/2016, 12804/2016 e 12869/2016

Il progetto di investimento deve essere
– inerente alle seguenti priorità tecnologiche orizzontali della Smart Specialisation: ICT e Fotonica, Fabbrica Intelligente, Chimica e Nanotecnologia
– realizzato nel territorio della Regione Toscana
Con riferimento al BANDO B: gli interventi per l’innovazione commerciale ed il presidio strategico dei mercati delle imprese del settore turismo e commercio.

Requisiti fornitore/i
Nel “Catalogo” per ogni area tematica e tipologia di servizi sono indicati i requisiti minimi dei
fornitori.
Il fornitore deve comunque essere dotato di attrezzature idonee al servizio che deve erogare, avere esperienza documentata nello specifico ambito tecnico scientifico oggetto della consulenza e/o impiegare personale qualificato con esperienza almeno triennale. Deve inoltre possedere i requisiti specifici indicati nel catalogo con riferimento alle diverse tipologie di servizi.
Ogni fornitore inoltre:
– deve svolgere presso la sede del cliente un monte ore o giornate non inferiori ad 1/3 totale per i servizi qualificati di tipologia A e ad 1/5 per i servizi qualificati di tipologia B, salvi limiti diversi esplicitamente previsti per specifiche tipologie di servizi nel “Catalogo”;
– non può incaricare i propri esperti per più di 200 gg/annue di lavoro ciascuno con riferimento ai servizi del Catalogo. A tale proposito in fase di rendicontazione finale tali esperti dovranno controfirmare le ore effettivamente svolte per il progetto;
– non può sottoscrivere annualmente contratti relativi a progetti finanziati che cumulativamente superino Euro 1.000.000,00.
Il costo giornaliero degli esperti incaricati, riconoscibile ai fini contributivi, non potrà superare i
parametri indicati nei tariffari professionali e in assenza di detti tariffari i massimi di seguito fissati:

Categoria Esperienza nel settore Specifico di consulenza Tariffa max giornaliera
A Oltre 15 anni 600,00
B 10 – 15 anni 400,00
C 5 – 10 anni 200,00
D 3-5 anni 150,00

Ai fini dell’individuazione della tariffa applicabile, si farà riferimento all’esperienza professionale maturata alla data di presentazione della domanda di aiuto.
Non viene riconosciuta, quale spesa ammissibile, la consulenza specialistica rilasciata da

a) titolari, amministratori e soci dell’impresa richiedente l’agevolazione o loro coniugi, parenti o affini entro il secondo grado nonché dipendenti dell’impresa stessa;
b) imprese la cui titolarità sia riconducibile, ai titolari, amministratori e soci dell’impresa richiedente l’agevolazione o loro coniugi, parenti o affini entro il secondo grado nonché dipendenti dell’impresa stessa;
c) società il cui capitale sociale o le cui quote siano detenute, anche soltanto in parte, da soci o amministratori dell’impresa beneficiaria o dai loro loro coniugi, parenti o affini entro il secondo grado;
d) eventuali partner sia nazionali che esteri, imprese fornitrici che fanno parte dello stesso gruppo
ossia che sono direttamente controllate e collegate o controllanti rispetto all’impresa che effettua
la domanda.
e) spese fatturate tra partner del medesimo progetto.
Le imprese beneficiarie di contributi non potranno essere a loro volta fornitori dei servizi qualificati
verso altre imprese che presentano domanda di agevolazione sul bando in oggetto fino alla data
di inoltro della rendicontazione a saldo del progetto ammesso e finanziato.

Spese ammissibili
Il progetto d’investimento innovativo deve prevedere una o più delle seguenti attività di innovazione:
a) acquisizione di servizi di consulenza in materia di innovazione ed acquisizione di studi di fattibilità;
b) acquisizione di servizi di sostegno all’innovazione;
c) acquisizione di personale altamente qualificato (limitatamente ai servizi B1.6 e B2.6).
Tali attività vengono peraltro meglio dettagliate e sistematizzate nell’estratto del “Catalogo” allegato al bando. Pertanto il progetto d’investimento deve essere coerente nella descrizione e negli output con le tipologie di servizi del “Catalogo” summenzionate.

Modalità termini per la presentazione delle domande
La domanda di aiuto deve essere redatta esclusivamente on-line accedendo a https://sviluppo.toscana.it/bandi
Le domande potranno essere presentate in via continuativa fino ad esaurimento delle risorse definite nel Piano finanziario incrementate del 10%.
L’attività di istruttoria, valutazione e selezione dei progetti ha inizio il primo giorno del mese successivo a quello di scadenza periodica e dura 9097 giorni.
Le graduatorie sono periodiche con cadenza:
– mensile per gli interventi del BANDO A
– semestrale (31/03 e 30/09 di ogni anno) per gli interventi del BANDO B.

Fasi del procedimento
– istruttoria formale per la verifica della sussistenza dei requisiti formali della domanda
– valutazione di merito dei progetti ammessi
– approvazione graduatoria beneficiari ammessi/non ammessi
La valutazione delle proposte progettuali sarà effettuata da un segretariato tecnico di valutazione che si avvarrà di esperti esterni finalizzata a verificare i contenuti tecnico-scientifici del Progetto e la corrispondenza dello stesso alle finalità ed agli obiettivi del bando attuata sulla base di criteri e parametri predeterminati dal bando di gara ed individuati con DGR n. 975/2016.

Criteri di selezione
1. Grado di innovazione del progetto (max 20 punti)
2. Validità tecnica del progetto (max 20 punti)
3. Validità economica, competitività e sostenibilità (max 20 punti)

4. Valorizzazione aziendale dei risultati (max 5 punti)
5. Ricadute occupazionali e partenariato (max 7 punti)
6. Competenze coinvolte (max 12 punti)
7. Principio di parità e non discriminazione (max 8 punti)
8. Sviluppo sostenibile ed ulteriori priorità (max 10 punti)
Saranno ammissibili proposte progettuali con punteggio minimo in relazione ai criteri di selezione
da 1 a 4 di punti 43 e complessivo pari a 60.

Criteri di formazione della graduatoria
L’attività di valutazione e selezione si conclude con la predisposizione della graduatoria.
I progetti saranno ammessi sulla base del miglior punteggio.
A parità di punteggio sarà data priorità alle imprese con rating di legalità ed a seguire in ordine cronologico in base alla data di presentazione della domanda.
Inoltre sarà data priorità ai progetti che prevedono percorsi advanced manufacturing (c.d. strategia Industria 4.0) mediante attribuzione di punteggi alti nella valutazione del grado di novità e validità tecnica.

Obblighi a carico del beneficiario
– sottoscrizione del CONTRATTO che disciplinerà i rapporti tra Regione Toscana e beneficiario
– realizzazione del progetto di investimento
BANDO A: entro i termini indicati nella tabella allegata all’estratto del Catalogo per la tipologia di servizio a cui le spese afferiscono a decorrere dalla data di pubblicazione sul BURT del decreto di ammissione alla sovvenzione (che variano dai 6 ai 18 mesi) , salvo proroga non superiore a 2 mesi.
BANDO B: entro i 18 mesi dalla pubblicazione sul BURT del decreto di ammissione alla sovvenzione, salvo proroga non superiore a 6 mesi.

Modalità di erogazione
L’erogazione della sovvenzione avviene su istanza del beneficiario e nella forma di voucher.
La domanda di erogazione può essere a titolo di anticipo (facoltativo), fino ad un massimo del 40%
del contributo totale previa presentazione di polizza fidejussoria a saldo, previa verifica dell’ammissibilità della spesa rendicontata e presentazione delle delegazione di pagamento al
fornitore per la parte del contributo spettante.

Il Voucher
E’ una modalità di erogazione di un sostegno finanziario che consente alle imprese ammesse (c.d. beneficari finali) di fruire e/o acquisire di un determinato bene o servizio sul mercato.
Un contributo in conto capitale ove beneficiario è e resta l’impresa che richiede l’erogazione indiretta del sostegno finanziario mediante utilizzo della delega di pagamento.
La delega di pagamento è l’incarico che il Beneficiario (delegante) dà alla Regione/Organismo Intermedio (delegato) di pagare, ad un soggetto Fornitore di servizi qualificati (delegatario).
La Regione/Organismo Intermedio (il delegato che paga il voucher/eroga il contributo), pagando il delegatario (Fornitore di servizi qualificati), estingue il proprio “debito” verso il Beneficiario del contributo pubblico in conto capitale concesso sulla base del progetto ammesso a finanziamento.
Il soggetto Beneficiario acquisisce dal Fornitore i servizi qualificati di cui al progetto d’investimento
ammesso al contributo.
Il fornitore eroga il servizio ed emette la fattura relativa alla prestazione pari ad esempio ad Euro
100+IVA.
Ipotizziamo:
a) la spesa ammissibile pari all’imponibile in quanto il soggetto beneficiario recupera l’IVA.
b) su tale spesa ammissibile un’intensità d’aiuto da catalogo pari al 60% ed quindi un contributo
spettante di Euro 60.

Con il voucher il soggetto Beneficiario può rendicontare la fattura con una quietanza di pagamento pari alla parte che resta a suo carico ossia 40+l’IVA dovuta sulla fattura e poi saldare il fornitore con delega di pagamento della quota di contributo spettante Euro 60.

Contatti
Serena Brogi: serena.brogi@regione.toscana.it

bandoinnovazionea@regione.toscana.itbandoinnovazioneb@regione.toscana.it

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