Tribunale delle imprese, cresce l’arretrato

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Arretrato in aumento. E’ il problema principale del Tribunale delle imprese di Firenze, che quest’anno si prepara al giro di boa dei primi cinque anni di operatività. Questi tribunali sono sezioni specializzate in proprietà industriale, diritto societario e appalti di rilevanza comunitaria, istituite dal decreto legge 1/2012 in 22 sedi (i capoluoghi di regione, esclusa Aosta, più Bolzano, Brescia e Catania) per garantire pronunce rapide, uniformi e di qualità in materie tecnicamente complicate e con elevato peso economico.
Secondo i dati elaborati dal ministero della Giustizia e pubblicati dal Sole 24 Ore oggi in edicola i procedimenti pendenti relativi al tribunale delle imprese di Firenze sono cresciuti del 54% dal 2013 al 2016: nel 2013 i pendenti finali erano 427, poi cresciuti a 505 (2014), 585 (2015), fino ad arrivare ai 658 procedimenti del 2016. L’aumento delle decisioni (da 8 a 325) non è bastato, visto che i nuovi procedimenti sono passati da 93 (anno 2013) a 388 (anno 2016).
I problemi riguardano tutta Italia: i procedimenti in corso al 31 dicembre 2016 erano 9.900, il 20% in più del 2015 e il 72% in più del 2013. Arretrato in salita, quindi, benché anche le decisioni siano aumentate: nel 2016 sono state l’80% in più rispetto al 2013. Ma la crescita della produttività non è bastata a far fronte al flusso dei nuovi procedimenti, cresciuto del 6% in quattro anni, né a smaltire quelli vecchi.
Di qui l’aumento dell’arretrato e dei tempi di definizione delle controversie: se nel 2014 il 74% del contenzioso si chiudeva entro un anno, nel 2016 il tasso è sceso al 57%.

© RIPRODUZIONE RISERVATA – Toscana24

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