Il nuovo Codice degli appalti faciliterà l’avvio dei cantieri per opere importanti per il territorio: lo dice il presidente di Anci Toscana, Matteo Biffoni nel corso dell’incontro organizzato questa mattina all’auditorium del polo delle Scienze sociali di Novoli a Firenze. Oltre 400 partecipanti tra amministratori, tecnici e professionisti hanno fatto il punto ad un anno dall’approvazione del nuovo Codice degli appalti e alla luce del decreto correttivo da poco arrivato al capolinea.
«Il codice nella sostanza andava bene – commenta Biffoni – perché rispondeva ad una richiesta storica dei Comuni italiani: cercare di far partire i cantieri, da un lato nella maniera più rapida e veloce e dall’altro nel pieno rispetto della legalità e della trasparenza».
Secondo il presidente Anci e sindaco di Prato «dopo l’allentamento del patto di stabilità, era necessario liberare e mettere sul territorio le risorse che abbiamo e per farlo avevamo bisogno di procedure diverse da quelle lente e farraginose che abbiamo conosciuto finora». Nel dettaglio, spiega ancora Biffoni, «penso all’appalto integrato, alle manutenzioni molto più snelle, agli appalti sotto i 40mila euro, importanti soprattutto per i piccoli Comuni. Insomma a un complesso di norme che faciliteranno l’avvio dei cantieri per opere importanti soprattutto per i cittadini e i territori».
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