Le organizzazioni criminali impegnate nella tratta delle donne da avviare alla prostituzione ricorrono anche ai riti vudù e a credenze religiose ataviche. Lo ha spiegato il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo, prendendo parte oggi, 2 maggio, in Palazzo Vecchio, ad un’iniziativa di sensibilizzazione sul fenomeno della tratta delle donne. Quello della tratta di donne è un clichè uguale ripetitivo, non solo Italia ma anche all”estero: «Giovani donne illuse con promessa di un posto di lavoro, si trovano ben presto a scoprire che chi le illudeva era solo un aguzzino – ha detto Creazzo -. Una volta portate in Italia, vengono consegnate ad altri membri dell’organizzazione che le costringono a prostituirsi. Molto spesso sono usate anche credenze religiose ataviche, riti vudù ed altro, a svolgere un ruolo importante per il condizionamento psicologico: così deve passare solitamente molto tempo affinché queste persone riescano a liberarsi dal condizionamento».