Manovra: nel 2018 sarà necessaria una correzione da 15 miliardi

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L’Upb, l’Ufficio parlamentare di bilancio, che ha il compito di valutare le stime economiche dell’esecutivo, dopo una prima bocciatura avrebbe deciso di accettare le nuove stime di crescita nonostante alcuni persistenti rischi e timori. Ma sottolinea anche che la parola finale spetta comunque all’esecutivo che potrebbe anche respingere le osservazioni dell’Ufficio stesso. Critico, dunque, sulle misure inserite nel nuovo documento di programmazione economica, l’Upb si riserva una attenta valutazione sulle nuove norme in campo fiscale che l’esecutivo vorrebbe attuare, nell’attesa del testo ufficiale.

Per il presidente dell’Upb, nel 2018, stando alle ultime notizie, sarà necessaria una correzione di circa 15 miliardi di euro, pari allo 0,9% del Pil, che nei due anni successivi dovrà essere di 1,4 punti, ma sembra impossibile procedere su questa strada se nel nuovo documento finanziario non vi saranno ulteriori ultime notizie di revisione concreta di spesa, misura effettive di contrasto all’evasione fiscale e di misure espansive per promuovere la crescita e lo sviluppo di Italia, anche attraverso le importanti novità per le pensioni, come quota 100 o quota 41 per tutti che grazie a rilancio di occupazione e produttività avrebbero il merito di dare una spinta all’economia in generale.

 

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