Firenze. Pasqua a tavola, stabile il consumo di carne

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In calo la carne di agnello (ma non per Berlusconi). Boom colombe e uova artigianali e di prezzo

Nonostante la consueta offensiva mediatica vegan-animalista antecedente pasquale che si è arricchita, in questi giorni, anche della campagna social promossa da Silvio Berlusconi e Michela Vittoria Brambilla, nel nostro territorio, almeno per il momento, sembra prevalere la tradizione.

Stabile, nelle macellerie della città ed hinterland l’acquisto di carne, in lieve diminuzione (-10/15%) l’acquisto di quella di agnello, fatto però, quest’ultimo,  abbastanza fisiologico se si pensa che nel 2017 la Pasqua è arrivata molto tardi e con condizioni meteo più estive che primaverili.

Molto bene invece la vendita di colombe e uova artigianali e di pasticceria, con un deciso ritorno ai prodotti di qualità e di prezzo.

Per Daniele Guerrini, Presidente Fiesa Firenze, “in un mondo in cui tutto sta cambiando rapidamente, non potevano certo restare immutate le abitudini alimentari dei nostri concittadini, ma, almeno in due periodi dell’anno, Natale e Pasqua, prevale la tradizione e risulta ancora di grande gradimento l’offerta che giunge dal tessuto economico della piccola impresa food”.

“Ecco perché”, conclude Guerrini, “in questi periodi dell’anno risulta particolarmente premiata la capacità di saper proporre al cliente prodotti (anche già preparati) di qualità, del territorio e che appartengano alla tradizione gastronomica fiorentina”.

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