Carlo e Camilla a Firenze. Trent’anni fa la favola del principe con Diana. Ora vuol ricucire lo strappo della Brexit

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Venerdì 31 marzo, Carlo d’Inghilterra arriverà a Firenze. Il suo è un ritorno. Trent’anni fa venne insieme alla prima moglie, Diana. La coppia venne ospitata anche a Villa La Pietra, da sir Harold Acton, amico personale della Casa reale inglese. Ricordo quei giorni, che raccontai come cronista de La Nazione. I fiorentini s’innamorarono di Carlo, ma soprattutto di Diana. Sembrava davvero la coppia delle favole. Invece… Il principe ereditario, che non riesce a salire sul trono, tenuto stretto da sua mamma, la regina Elisabetta, si ripresenta a Firenze con la seconda moglie, Camilla. Che non ha lo charme di Diana ma ci tiene molto ad accompagnarlo, soprattutto in viaggi importanti come questo, in Italia e in altri paesi d’Europa. Viaggi che coincidono con la Brexit, ossia l’uscita del Regno Unito dall’Ue, ma che vogliono ribadire l’interesse di Londra ad avere rapporti non solo con l’Italia, ma anche con quell’Europa dalla quale ostenta il suo sganciamento.

MATTARELLA – Carlo e Diana impersonavano il sogno, il romanzo che sembrava a lieto fine. Carlo e Camilla sono invece ambasciatori, venuti a fare qualche rattoppo dopo la frettolosa e mal digerita Brexit. Non a caso, il governo britannico ha chiesto a Carlo e Camilla di visitare l’Europa fra il 29 marzo e il 6 aprile. Carlo e Camilla sbarcano a Firenze e resteranno in Italia sei giorni: un viaggio senza precedenti per lunghezza e complessità che prevede incontri con il Papa e il presidente Sergio Mattarella, ma anche tappe a Firenze, Amatrice e Napoli e ad un sacrario militare nel nord est. Ogni tappa e visita, come sempre avviene per i reali britannici, è stata scelta con cura per sottolineare le aree d’interesse, che vanno dai rapporti bilaterali, ai temi della coesione sociale, la lotta al traffico di essere umani, la cooperazione militare, il recupero dei beni artistici, la sostenibilità ambientale.

A Roma, Carlo e Camilla incontreranno sia il Papa che Mattarella, ma il principe si recherà anche alla Fao per un incontro sul tema della carestia nella regione del Corno d’Africa e del contributo di Londra per affrontare questa emergenza. L’erede al trono britannico si recherà anche ad Amatrice, dove incontrerà abitanti della cittadina
colpita dal sisma e alcuni dei responsabili della ricostruzione. A dimostrare la vicinanza della famiglia reale alle popolazioni colpite dal terremoto, in cui sono morti tre cittadini britannici, era stata fin da subito la Regina Elisabetta, con una sua donazione personale alla Croce Rossa. A Firenze, fra un impegno e l’altro, e una visita e l’altra anche con amici di vecchia data come Bona Frescobaldi, Camilla visiterà la sede dell’Associazione Progetto Arcobaleno, una ONG impegnata in progetti che puntano ad aiutare gli immigrati e coloro che vivono in condizioni di povertà, oltre alle donne vittime del traffico di esseri umani, attraverso corsi di lingua e di formazione professionale. Quindi la cena ufficiale, in Palazzo Vecchio, il 3 aprile. Tutto qui? E’ molto: Carlo e Camilla faranno una visita da ambasciatori. Carlo e Diana erano un’altra cosa. Ma i tempi, e le persone, cambiano. Anche se si tratta di principi.

Sandro Bennucci

 

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