Mps: piccoli azionisti chiedono a Morelli aumento riservato. Incontro a Siena con l’ad

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Non si rassegnano, i piccoli azionisti di Mps. E in un incontro a Siena con l’a.d Marco Morelli hanno proposto, per attenuare le perdite provocate dalla selvaggia speculazione di mercato, il lancio di un aumento di capitale con quota riservata allo stesso prezzo dello Stato e il deconsolidamento delle sofferenze mediante l’attribuzione agli attuali azionisti della quota junior, in linea con il progetto deliberato in assemblea lo scorso novembre con il voto
favorevole anche dello Stato.

«Specifichiamo che a fronte di un attuale valore patrimoniale superiore ai 210 euro per azione lo Stato pagherebbe 7,5 euro per azione, senza che agli attuali azionisti venga offerto alcun diritto di opzione – ricordano in una nota i Piccoli Azionisti – sottolineando che il piano governativo senza modifiche ha il rischio concreto di sovra-capitalizzare il Monte per qualche miliardo, defraudando i Piccoli Azionisti sia della loro quota di proprietà che del controvalore patrimoniale, tuttora esistente e conteggiato ai fini della Vigilanza Bancaria».

Quanto agli Npl, i Piccoli azionisti evidenziano che a questi livelli di accantonamento prudenziale, la gestione diretta delle sofferenze potrebbe rappresentare una redditizia area di business e di mantenimento dei livelli occupazionali, in
alternativa alla loro svendita e ad ennesimi progetti di sacrifici per i dipendenti.

 

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