Monte Paschi: si avvicina l’ingresso del Governo. Investimento di 6,6 miliardi

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L’ingresso del Governo in Mps è alle porte. Si avvicina, quindi, il definitivo salvataggio della banca. Lo stato di avanzamento delle trattative fra Unione europea e Tesoro, infatti, lascia presupporre che per la fine di maggio o l’inizio di giugno il cda senese possa approvare il nuovo piano industriale, anticamera di quella ricapitalizzazione precauzionale che determinerà il controllo pubblico dell’istituto.

Il confronto fra la Commissione europea e il Ministero dell’Economia è iniziato ufficialmente dopo il 9 marzo, giorno in cui il cda di Mps ha varato la bozza del nuovo piano industriale. Una volta che il Governo e l’istituzione comunitaria avranno trovato la quadra, il board senese dovrà dare il definitivo via libera al documento. A quel punto, lo Stato potrà investire in Mps 6,6 miliardi di euro, diventando azionista di maggioranza della banca: la Bce ha infatti chiesto che l’istituto venga ricapitalizzato per 8,8 miliardi. La quota mancante arriverà dai possessori di bond subordinati, che vedranno i loro titoli convertiti in azioni. Ma per evitare che restino con niente in mano, il Governo li rimborserà con bond più sicuri. Proprio questo nodo è al centro della discussione fra l’Unione europea, che punta a coinvolgere il più possibile gli obbligazionisti, e il Governo, che mira invece a far sì che questo passaggio sia per loro il più indolore possibile, per evitare che si ripeta quanto avvenuto con le ex Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti.

C”è poi l’aspetto esuberi. La bozza ne prevede 2.600, come il piano approvato a ottobre. Ma le autorità europee chiedono una stretta maggiore. Nei giorni scorsi, indiscrezioni di stampa hanno parlato di 5 mila. Il Tesoro sta lavorando per arrivare a un compromesso che si avvicini il più possibile al numero ipotizzato dall’istituto senese. Mps – ha detto tempo fa l’a.d Marco Morelli – si rilancia nella misura in cui, pur nell’ambito di un disegno industriale da condividere con Commissione europea e vigilanza, e quindi con una serie di paletti, avrà la possibilità di camminare.

Intanto, il sindaco di Siena Bruno Valentini ha designato i quattro che andranno a rappresentare il Comune nella deputazione generale della Fondazione Mps. Si tratta di Grazia Baiocchi, 57 anni, residente a Siena, commercialista, vice presidente di Siena Casa, dirigente della Contrada della Pantera; Giovanni De Laurentis, 62 anni, residente a Monteriggioni (Si), ex dirigente bancario, ora in pensione, con responsabilità in passato dell’erogazione nazionale del credito presso Mps; Vincenzo Del Regno 54 anni, residente a Monteroni D’Arbia (Si), ex segretario generale del Comune di Siena ed ora segretario del Comune di Firenze; Silvia Trapassi, 52 anni, residente a Siena, medico chirurgo, specializzata in chirurgia estetica, dirigente della Contrada del Bruco.

 

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