Migranti: Gentiloni critica la Ue, rigida solo in tema di bilancio e di austerità

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Il premier Paolo Gentiloni, ospite di Domenica In, ha parlato d’immigrazione, criticando la Ue: «Io non riesco ad accettare che l’Ue sia rigidissima su alcune cose, le famose virgole del bilancio o l”austerità, e invece consenta ad alcuni Paesi di non attuare le decisioni che ha preso sui migranti». Al vertice del 25 marzo, conferma il premier, al centro ci saranno due cose: «che l’Europa deve aiutare la crescita e non deprimerla e che sui migranti ognuno deve fare la sua parte. I partner europei su immigrazione non ci aiutano abbastanza. Noi siamo abituati a parlare non benissimo della Germania, e talvolta facciamo un errore: per esempio sui migranti Berlino ha fatto moltissimo. Qualcuno fa la sua parte, molti altri – anche Paesi che ricevono tantissimo dall’Ue – non lo fanno».

L’Italia sta facendo accordi con gli Stati di imbarco per limitare gli arrivi, vista l’assenza quasi totale dell’Ue. «L’accordo con la Libia ci consente di lavorare insieme, tra qualche settimana gli daremo le motovedette per la guardia costiera e certamente se loro lavorano contro i trafficanti di esseri umani facciamo un passo avanti straordinario. Stiamo lavorando – prosegue – anche con il Niger dove transita il 90% dei migranti che poi vanno in Libia. Tra 15 giorni vedrò il presidente nigeriano, abbiamo fatto un accordo insieme per trattenere i migranti in questo Paese. Nessuno si illuda che si possa fare dall’oggi al domani, ma una cosa graduale e nel corso del percorso graduale elaboriamo nelle città e nei comuni un piano per dare accoglienza dignitosa e far lavorare queste persone in modo che il loro lavoro sia utile alla comunità. Se non lavorano i rischi di radicalizzazione si moltiplicano».

 

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