Fiorentina poco incisiva: solo 0-0 in casa dell’Atalanta. Chiesa e Kalinic sotto tono. Tatarusanu bravissimo

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Era una partita abbordabile: da vincere. La Fiorentina è riuscita a non perderla, ma il punto serve a fare solo a fare un passettino in avanti e suscitare attacchi di bile per quello che poteva essere e non è stato. Troppo poco, un punto, per tentare la rincorsa al posto in Europa, sempre più lontano. Peccato. Eppure sarebbero stati sufficienti meno errori in fase di costruzione e più penetrazione in avanti per superare un’Atalanta con una classifica probabilmente superiore ai propri mezzi. Ha steccato Chiesa, forse in una delle sue peggiori giornate. Ha sofferto nei duelli con Spinazzola: è stato perfino ammonito (forse ingiustamente) per aver preso l’avversario per la maglia. Fuori fase Ilicic e, al solito, confusionario e poco concludente Tello. Se aggiungiamo un Kalinic inesistente nel primo tempo e poco efficace nella ripresa, ecco che viene fuori il quadro poco brillante di una Fiorentina che ha buttato via un’altra occasione per vincere in questo sconclusionato campionato. Una Fiorentina che ha sofferto molto nei primi minuti. Con Sanchez in grande difficoltà di fronte a uno scattante (ma fortunatamente poco preciso) Papu Gomez. Tuttavia, con il passare dei minuti Sanchez, naturalmente fuori ruolo, è riuscito a riprendere il bandolo della matassa e a sbagliare meno. Se non avesse perso un clamoroso pallone nel finale, rischiando molto, sarei stato propenso a dargli perfino la sufficienza. Molto più efficaci Gonzalo e Astori. E Tatarusanu che per me, ancora una volta, è stato il migliore dei viola. Sousa? Con il senno di poi penso che avrebbe dovuto buttar dentro prima Babacar. E magari levare Chiesa all’inizio della ripresa per fare entrare Bernardeschi. Ma non c’è controprova. Ribadisco però una convinzione: se questa Atalanta può puntare a un posto in Europa, significa che la Fiorentina deve fare davvero un esame di coscienza. E si accorgerà di aver scialacquato troppo, perdendo per strada una quantità industriale di punti. In caso contrario sarebbe lassù, fra le grandi. Dove città e tifosi meriterebbero di stare.Tello: di nuovo inconcludente e poco incisivo

ASTORI – Il lunch match vede Cinquecento tifosi viola nel catino dello stadio bergamasco, strapieno, pavesato di nerazzurro e ribollente di entusiasmo. Ottimo l’incasso, devoluto per ricostruire il campo da calcio di Amatrice. In tribuna il sindaco della cittadina abruzzese, Sergio Pirozzi, visibilmente commosso. Formazioni. Paulo Sousa resta fortemente attaccato al suo gruppo, deludente quanto volete, ma per lui più affidabile. Atalanta senza …, squalificato. La Fiorentina soffre subito. Primo brivido comunque sulle schiene viola: Toloi di testa su punizione di Gomez, Tatarusanu para. Poi ci prova Petagna: pallone che sfiora il palo sinistro di Tata. Sanchez, come al solito, in difficoltà. Gomez, dalla sua parte, fa quel che vuole. Per fortuna le sue conclusioni non sono precise. Prima azione viola (10’) propiziata da Astori, cross in area per Kalinic che si alza bene ma non prende la porta. Grave errore per uno come Nikola. Astori scende anche poco dopo, ma il traversone stavolta è impreciso. Astori comunque si sacrifica anche come sterno sinistro, nonostante non abbia il piede del crossatore.

Gonzalo controlla Petagna

GUIDA – Continua la pressione atalantina, soprattutto dalla parte di Sanchez, sempre in grave difficoltà. Ma nemmeno più avanti, a tre quarti, la Fiorentina riesce a districarsi bene. Ilicic è inesistente. Borja deve sacrificarsi andando a tappare le tante falle che si aprono nello schieramento viola. Chiesa stenta a ingranare, Spinazzola lo mette in difficoltà. Tatarusanu deve fare un paio d’interventi non facili. L’Atalanta mostra una gran condizione fisica, ma tecnicamente sembra più ruvida di quanto possa vantare la sua classifica. Ancora i difensori a farsi pericolosi: testa di Gonzalo (29’) che costringe Berisha a deviare in angolo. Replica viola con Tello: Berisha respinge con i piedi. Quindi giallo gratuito di Guida per Chiesa. Giusto invece, poco dopo, per D’Alessandro: fallo tattico evidente il suo. Un alto neo dell’arbitro? Troppo tollerante sugli interventi dei difensori atalantini al limite dell’area. Fiorentina che cresce nel finale di primo tempo e si fa viva spesso dalle parti di Berisha. Potrebbe fare di più se Ilicic fosse un tantino più incisivo e Badelj non perdesse un pallone dopo l’altro.

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TATARUSANU – In avvio di ripresa, Gasperini sostituisce D’Alessandro con Grassi. Fiorentina che ci prova con azione in tandem (finalmente!) di Ilicic e Tello. Incursione di Vecino (5’) che calcia male perché sbilanciato da una specie di ceffone di un difensore. Fiorentina più intraprendente, ma imprecisa a tre quarti. All’11 ’ viola in gol con Kalinic, in rovesciata: fuorigioco di qualche millimetro. Sbagliano ripetutamente Sanchez e Chiesa. Peccato perché la Fiorentina sembra in ripresa. L’Atalanta, ora si vede, ha molto impeto ma assai minore qualità. Ne avrebbe da vndere Ilicic, di qualità, ma i suoi lanci per Kalinic sono puntualmente sbagliati. Così come Tello si fa anticipare quasi sempre. Chiesa non è al meglio: Sousa lo toglie per far entrare Bernardeschi, che non sta benissimo ma potrebbe rivelarsi decisivo. Tatarusanu (28’) devia in angolo una conclusione di Freuler. Al 32’ ancora Tata agguanta il pallone che sta entrando con un balzo davvero da giaguaro. E nel finale il portiere diventa ancora ripetutamente protagonista. Entra Babacar per Kalinic, per pochi istanti. Ma non c’è più tempo. Un punto solo per i viola. E tanta, tanta recriminazione per un campionato che avrebbe potuto essere molto più ricco di soddisfazioni.

Sandro Bennucci

 

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