Il Governo interviene sulla Legge Regionale sul Turismo. La posizione di Confesercenti Toscana

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“Se il Governo confermerà la sua posizione contraria agli articoli del nuovo testo unico sul turismo della Toscana che regolano le locazioni turistiche, questa scelta potrà produrre nuovi e più diffusi comportamenti abusivi nel settore della ricettività”. A dirlo è Confesercenti Toscana attraverso Gianni Masoni, responsabile regionale turismo e formazione professionale.

Secondo l’associazione di categoria, infatti, le norme regionali, pur innovative, sono equilibrate e rispettose dei limiti imposti dalla ripartizione di competenze fra Stato e Regioni. Inoltre contribuiscono a riportare trasparenza ed omogeneità di comportamenti nel comparto della ricettività, caratterizzato da un poderoso processo di trasformazione. I soggetti che hanno sollecitato il Governo ad impugnare la normativa toscana, agiscono per tutelare rendite di posizione, oggi inaccettabili e che a nostro avviso confliggono apertamente con le norme sulla concorrenza. Quello che serve per garantire un corretto rapporto fra le diverse tipologie ricettive e fra le diverse competenze, è il raggiungimento di  un equilibrio difficile da individuare, ed il testo della Toscana costituisce un contributo importante e positivo che va salvaguardato.

“Oltre la legittimità giuridica, poi, la questione va valutata anche da un altro punto di vista: il comparto turistico, come qualunque settore economico, richiede norme certe, moderne ed equilibrate, se vogliamo che assicuri sviluppo e nuovi posti di lavoro. In questo momento, ed ormai da quasi un decennio, abbiamo l’intero settore dell’offerta balneare senza un quadro normativo chiaro; le guide turistiche ed ambientali prive di norme nazionali che regolino l’accesso alla professione; il settore del trasporto privato di persone (taxi ed NCC) nel caos; le locazioni turistiche, che stanno assumendo un rilievo enorme nel contesto dell’offerta ricettiva planetaria, grazie alle piattaforme web, che rischiano di tornare ad esser regolate con norme che risalgono a prima della seconda guerra mondiale; l’esercizio della ristorazione reso possibile a chiunque, praticamente senza alcuna competenza. Quanto dobbiamo continuare a sopportare un simile stato di cose?”

Secondo Confesercenti Toscana, se il Governo ritiene inadeguate le scelte compiute a livello regione, “si dia una mossa e adotti celermente norme quadro coerenti con i tempi attuali che ridisegnino il contesto entro il quale un settore dinamico come il turismo deve poter operare per competere con l’agguerrita concorrenza internazionale. Urge intervenire, prima che sia troppo tardi!”

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