Nel primo anno di obbligatorietà dell’alternanza scuola-lavoro, introdotta nel 2015-2016 dalla riforma Renzi-Giannini, gli studenti del terzo anno degli istituti superiori che hanno svolto periodi di formazione “on the job” direttamente in azienda sono stati il 36,1%.
Si è sfiorato, scrive il Sole 24 Ore oggi in edicola, il 50% negli istituti tecnici, il 60% nei professionali mentre nei licei la percentuale di alunni che hanno provato sul campo l’esperienza di studio e di “pratica” si è fermata al 20%.
A livello territoriale, i numeri che il ministero dell’Istruzione ha raccolto nel focus “Alternanza scuola-lavoro” parlano di una “rivoluzione” positiva: in Toscana hanno aderito 11.637 strutture, la regione “pesa” per il 7,7% sul totale nazionale. Si tratta del quinto posto in Italia: al vertice c’è la Lombardia (22,5%), seguita da Veneto (14%), Piemonte (9%) e Emilia Romagna (8,9%).
