Le Partite IVA nel 2016 sono in calo, ma soprattutto per effetto del cambio di regime. Lo si apprende dagli ultimi dati pubblicati dal Ministero dell’Economia, secondo cui nel corso del 2016 sono state aperte circa 502 mila nuove partite IVA, il 3,3% in meno rispetto al 2015. Il mese di dicembre evidenzia una dinamica analoga, con circa 25 mila partite IVA aperte, non confrontabili con lo stesso mese del 2015 e sullo stesso trend dei mesi precedenti.
Tale risultato – precisa il MEF – è stato probabilmente influenzato dal fatto che nel 2015 era aperta l’opzione tra il nuovo regime fiscale forfettario e il preesistente regime di vantaggio (scelta non più consentita da gennaio 2016), che ha fatto proliferare nel aperture di nuove partite IVA.
Gran parte delle delle partite IVA aperte (il 71%) fa riferimento a persone fisiche, le cosiddette ditte individuali, mentre il 23% sono società di capitali e solo il 5,3% da società di persone.
Guardando alla distribuzione geografica, il 42,5% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,5% al Centro e circa il 35% al Sud ed Isole. I maggiori incrementi di avviamenti si sono registrati in Basilicata (quasi il 20% in più), Molise (+11%) e Sardegna (+4,1%). Le flessioni più significative riguardano, invece, la Puglia (-8,4%), la Toscana (-5,6%) e la Calabria (-5,4%). A livello di settore, il commercio continua a registrare il maggior numero di aperture (il 22,8% del totale), seguito dalle attività professionali (13,5%) e dall’agricoltura (11,5%).IN forte crescita anche le attività immobiliari (+10%) Quasi la metà delle nuove partite IVA (il 46%) è stata aperta da un giovane under 35 e il 34,5% da soggetti nella classe 36-50 anni.