Sulla strada che conduce Ubi verso le tre good banks Nuova Banca Etruria, Nuova Banca Marche e Nuova CariChieti, scrive Il Sole 24 Ore oggi in edicola, oramai non ci sono più ostacoli. Ieri scadevano i tempi per le manifestazioni di interesse da parte dei soggetti potenzialmente interessati a rientrare nella asta (erano stati invitati fondi di investimento come Apollo, Lone Star e il gruppo Barents, oltre a Bper che dovrebbe acquistare Cariferrara), una nuova gara voluta dalla Dg Competition della Commissione Ue.
Alle 18 di ieri, orario di scadenza dei termini, all’attenzione dell’advisor SocGen, affiancato da Oliver Wyman e Chiomenti, non era giunta alcuna lettera. Un silenzio che spalanca così le porte alla banca guidata da Victor Massiah. I consigli di Gestione e Sorveglianza della banca lombarda sono in pre-allerta e già giovedì potrebbero essere convocati per dare l’ok definitivo e formalizzare l’offerta vincolante.
La cornice all’interno della quale trovare l’accordo per l’acquisizione delle tre good banks è ormai definita: l’operazione, che prenderà forma nel corso dell’anno, prevede il passaggio dei tre istituti a un prezzo simbolico di un euro (le banche dovrebbero passare subito e separatamente sotto Ubi, in una seconda fase ci sarà la fusione). Nelle intenzioni di Ubi, il deal non deve avere i contorni del salvataggio. Per questo Massiah ha posto una serie di condizioni a garanzia del buon esito della transazione. In primis, la pulizia del portafoglio delle banche oggetto d’acquisto. Ubi procederà a realizzare un aumento di capitale stimato attorno ai 400 milioni. Inoltre è previsto un riassetto sul fronte occupazionale: ci sarebbero circa 900 esuberi complessivi.
