Sicurezza: dal 1 gennaio 2017 solo la Guardia di Finanza controllerà le coste

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Dal 1 gennaio 2017 la Guardia di Finanza, oltre a mantenere i compiti prioritari di polizia economico – finanziaria, sarà l’unica forza di polizia sul mare: spetterà agli uomini e alle donne delle fiamme gialle l”attività contro il traffico di droga e armi, il contrasto al contrabbando e all’immigrazione clandestina, in attuazione delle direttive che i prefetti daranno in tema di ordine e sicurezza pubblica.

Fatte salve le competenze che la legge attribuisce alla Guardia Costiera, sarà dunque la Guardia di Finanza ad occuparsi di tutti gli aspetti della sicurezza in mare. «In attuazione dei decreti della legge Madia, che ha avviato un grande processo di razionalizzazione delle forze di polizia, – ha spiegato infatti il comandante generale Giorgio Toschi – saremo l’unica forza cui spetterà il compito di controllare chiunque».

L’obiettivo non è però colpire gli italiani che hanno una barca: «Vogliamo essere sempre più vicini ai diportisti che vanno per mare in modo sicuro ed onesto – ha aggiunto Toschi – I diportisti che hanno personale in regola e tutte le dotazioni di sicurezza a norma non dovranno preoccuparsi e non dovranno più subire decine di controlli».

Proprio la novità in arrivo dal primo gennaio è il motivo che ha spinto il Corpo ha dedicare l’edizione 2017 del calendario storico al comparto Aeronavale – che quest’anno festeggia i duecento anni dalla fondazione – cui spetta, in sinergia con i reparti territoriali, il controllo economico-finanziario di un paese che ha oltre 8mila chilometri di coste. Un impegno che ha visto gli uomini e le donne del Comparto impegnati soprattutto nel contrasto al traffico di droga – dal 2014 ad oggi sono state sequestrate oltre 175 tonnellate di hashish a bordo di navi nel Mediterraneo – e all’immigrazione clandestina. Su questo fronte, i finanzieri del reparto Aeronavale hanno concluso 33 interventi e arrestato 29 scafisti dall”inizio dell”anno. Nell’ambito dell’operazione Frontex, alla quale la Guardia di Finanza contribuisce con propri uomini, sono invece 492 gli scafisti arrestati da gennaio a novembre. «Un prezioso e significativo contributo al sistema di gestione dell’emergenza» ha scritto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in una lettera inviata a Toschi, sottolineando come la vigilanza costiera continui a richiedere risorse crescenti, umane e materiali, e come i finanzieri, soprattutto nell’attività di salvataggio dei migranti, abbiano dimostrato grande coraggio, altruismo, spirito di sacrificio e solidarietà.

Il calendario storico sarà presentato questa sera a Rieti, per sottolineare la vicinanza della Guardia di Finanza alle popolazioni colpite dal terremoto. «Rieti è la capitale del terremoto – ha sottolineato ancora Toschi – e dunque ci è sembrato doveroso e opportuno che la presentazione e il concerto che seguirà, si tenessero lì. Non dobbiamo lasciare sole le persone e questo significa anche portare momenti di serenità in quelle terre».

Le iniziative del governo Renzi in tema di sicurezza miravano alla razionalizzazione delle forze in campo, nella quale sembrano aver beneficiato per ora soltanto l’Arma dei carabinieri (che ha assorbito la Forestale) e la Guardia di finanza, che adesso conquista l’esclusiva del controllo sul mare, in concorrenza con la Guardia costiera.

 

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